Anche a ferragosto a Salerno si manifesta contro il Green Pass e per la libertà di scelta

Continuano anche a Salerno le dimostrazioni dei sostenitori del “no al Green Pass” e del “no al vaccino”, o meglio, come sottolineano i manifestanti, “no alla terapia sperimentale” che è cosa ben diversa dal vaccino. Nonostante il fine settimana dedicato alla festività del ferragosto, tante persone, tra le 100 e le 200 unità, non hanno disdegnato, in modo civile, di ritrovarsi in piazza, al centro di Salerno, esponendo anche dei cartelli con frasi anche ironiche contro le scelte poco democratiche del Governo nazionale, inneggiando alla libertà di scelta e protestando contro l’assurdità del green pass. Non è mancato chi ha puntato il dito contro “le offerte da supemarket”, ultima trovata per invogliare a vaccinarsi; ti vaccini? Ti offro gadget, gelati e biglietti per lo stadio come incentivo, così come accaduto nell’hub romano “La Vela”, in Piemonte e di in altre zone sul territorio nazionale. Il gruppo salernitano, continuerà nella sua opera di sensibilizzazione anche nei prossimi giorni, appoggiato tra l’altro da figure professionali quali avvocati, medici ed altri che hanno deciso di metterci la faccia e sostenere la libertà di scelta. Non è mancato anche il ricordo del dottor De Donno, che, prima del suo suicidio, sul quale morte è ancora enorme un punto interrogativo, in accordo coi i dott. Perotti e Franchini, aveva messo a punto un “Trattamento sanitario democratico che PARTE DAL POPOLO E TORNA AL POPOLO” (per usare una frase dettata dagli stessi manifestanti): il plasma iperimmune. E’ questo un punto fondamentale caro a chi è sceso in piazza, ovvero che una soluzione al problema c’è sempre stata fin dall’ormai famoso marzo 2020 e mai utilizzata, forse perchè non avrebbe portato profitto rispetto all’indotto creato in alternativa.

Questi i punti del programma dei manifestanti:

  • la banalità innanzitutto della propaganda della vaccinazione in quanto tratta come un evento ludico e non come “DOVERE MORALE”.. vedi sponsor vaccinazione sotto le stelle sulla spiaggia e degustazione gelato artigianale a chi si fa inoculare
  • la pericolosità di questa campagna che obbliga adolescenti e ben presto i più piccoli ad una vaccinazione sperimentale di cui ancora oggi non si possono stimare la percentuale di dati avversi nelle rispettive fasce
  • l’incostituzionalità dello stato di emergenza in quanto le cure ci sono sempre state da Marzo 2020 con l’approccio precoce di medici coraggiosi che hanno curato i pazienti sin dai primi sintomi evitando inutili morti ed ospedalizzazioni, errate intubazioni quando bastava applicare il protocollo di De Donno.

    Contemporaneamente a Marzo 2020 si consumavano 3 realtà.:
  • 1. l’orrore apocalittico dei media facendo vedere immagini di camion militari contenenti bare di corpi da cremare che sfilavano in colonna e persone intubate a pancia sotto.
  • 2 Il popolo dai balconi che cantava e si faceva forza con ANDRÀ TUTTO BENE e IO RESTO A CASA
  • 3. Medici che hanno sacrificato in sordina se stessi e i loro affetti per salvare quante più anime possibili.

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