Salerno: stesso mare stessa spiaggia, e gli ombrelloni?

di LUIGI CERCIELLO

A Salerno si arriva ad un punto tale che anche un intervento tanto sognato e tanto decantato da decenni come il riavere delle belle spiagge larghe, pulite ed ordinate diventa motivo per dire “Si stava meglio quando si stava peggio” Ebbene sì incredibile ma vero! A Salerno non è stato ancora ultimato il ripascimento delle spiagge (provvedimento atteso fin da quando da bambino mi recavo sulla spiaggia di Pastena con i miei nonni) che già si assiste ai primi atti di sperequazione sociale e di prepotenza nei confronti dei salernitani.

Basta farsi una passeggiata lungo il lungomare che va da Pastena a Mercatello, quello oggetto della prima tranche del ripascimento, per prendere atto di come l’edilizia selvaggia e sfrontata di questi anni si sia trasferita sulle spiagge. Sembrerebbe purtroppo per noi che i lidi che hanno avuto le concessioni per questa stagione balneare stiano realizzando le proprie strutture senza tener presente le linee guide dettate dal demanio e dal Comune. Questi “furbetti”, complice un’amministrazione che è stata un po’ “lasca” nei controlli, sembra abbiano occupato non solo gli spazi non consentiti ma abbiano anche limitato l’accesso alle spiagge con vere e proprie barricate formate dalle ormai superate cabine poste lungo i muri perimetrali e da steccati che arrivano fin sotto il bagnasciuga. Inoltre pare che in qualche maniera nelle poche aree che dovrebbero rimanere libere siano state date licenze per il nolo di sedie e ombrelloni impedendo di fatto in questo modo ai cittadini di poter utilizzare le proprie portandosele da casa. L’amministrazione Napoli (uscente) potrebbe esercitare un po’ di buon senso e rimediare quanto prima perché il malcontento a Salerno di tante famiglie già in enormi difficoltà economiche non aumenti, e con esso il disagio e la sperequazione sociale.  Purtroppo continuiamo ad essere ben lontani da essere una città europea e citizen’s friend.

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