di MIRKO CANTARELLA
Dieci maggio 1998, dieci maggio 2021 un segno del destino. Ventitré anni esatti da una Serie A all’altra. In città abbonda la gioia per questo traguardo perché a Salerno il calcio non è solo un gioco ma una passione che si ha dentro. A parlare è Riccardo Santoro, uno dei maggiori rappresentanti del tifo organizzato granata, presidente del Centro Coordinamento Salernitana Clubs. “Finalmente rivediamo la massima serie dopo più di venti anni, è davvero un epilogo importante dopo un campionato vissuto da protagonista. Probabilmente dopo gli anni scorsi vissuti in serie B tra alti e bassi, con la Salernitana impegnata addirittura per non retrocedere nei Playout, dopo la delusione dello scorso anno, dove la sconfitta contro lo Spezia ci ha negato l’accesso ai Playoff e dove imperversa il discorso della multiproprietà, nessuno se l’aspettava”. Sono le parole di Santoro che si auspica che la società faccia ora chiarezza e che la nuova proprietà faccia una squadra competitiva. “Credo che per andare in Serie A qualcosa si sia sbloccato e al più presto spero che Lotito e Mezzaroma facciano chiarezza. A loro indubbiamente diciamo grazie per le promozioni degli anni scorsi e per il traguardo raggiunto quest’anno; alla nuova proprietà, chiunque essa sia, chiediamo di allestire una squadra competitiva che possa raggiungere la salvezza. Nelle due precedenti partecipazioni in massima serie, la Salernitana in entrambi i casi arrivò quart’ultima e retrocesse per un punto. Nel 1948 ci beffò la Roma, nel 1999 il Perugia. Non si può dimenticare quello che è accaduto ventitré anni fa con quell’epilogo tragico dei quattro ragazzi morti sul treno di ritorno da Piacenza e che ancora oggi ricordiamo e piangiamo. Purtroppo anche nei festeggiamenti del 10 maggio scorso abbiamo avuto un altro ragazzo morto per una caduta da un motorino. A tal proposito la società granata ha deciso di rinviare l’incontro con la tifoseria e insieme ai vari club il CCSC si è associato a questa iniziativa nel rispetto di ciò che è accaduto e senza dubbio resta vicino alla famiglia del povero Loris”. In conclusione Riccardo Santoro, ricordando anche che questa maledetta pandemia da Covid-19, ha portati via tante vite tra cui anche il giornalista salernitano Pietro Nardiello, e ricordando con affetto e commozione anche la dipartita. proprio nel giorno precedente Pescara – Salernitana, dell’ex opinionista e portiere granata, Fulvio De Maio, spera che il programma vaccinale anti Covid si velocizzi e vada a buon fine anche per la riapertura degli stadi perché il calcio senza pubblico, senza supporto delle tifoserie, è come vivere in un’altra dimensione, sembra una scena da quadro metafisico.