Salerno e il Mare: un legame che dura secoli

di MIRKO CANTARELLA

“La Salerno che amo è quella naturalmente vocata al Mare; quella che potrebbe coniugare la sua luminosa storia fatta di erboristi, medici, drappieri, mercanti, allevatori, pescatori e carpentieri navali con un turismo che ne realizzi la sintesi con l’invidiabile posizione di cui la natura l’ha dotata tra due coste che i più ci invidiano”. Sono queste le parole di Alfonso Mignone, presidente dell’International Propeller Clubs e noto avocato marittimista salernitano. La Salerno città della Fiera Mercantile e del Porto che ne doveva sancire la centralità come emporio e crocevia di popoli secondo il disegno del grande Giovanni Da Procida, l’uomo simbolo della Salerno che voleva essere protagonista nel Mediterraneo. Si avvicina sempre più l’appuntamento con Procida 2022 – Capitale Italiana della Cultura e per il presidente Mignone “Potrebbe davvero rivelarsi un’imperdibile occasione per rilanciare la figura del Magister della Schola Medica Giovanni Da Procida, cancelliere di Federico II e “architetto” della Guerra del Vespro, l’uomo della Fiera e del Porto di Manfredi. Un simbolo per una città che, nonostante l’inserimento nel network crocieristico, non ha ancora messo a punto un’offerta turistica degna di questo nome e ha tremendamente bisogno di recuperare un’Identità e ha tutte le carte in regola per ripartire dalle sue Radici”.

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