Vota: “La cultura è di tutti; bisogna uscire dalle logiche salottiere di sinistra”

Francesco Vota, esponente de “La nostra libertà”, l’associazione che dà anche il nome ad una delle liste civiche, per le prossime elezioni amministrative salernitane, che supporta il candidato sindaco Antonio Cammarota, espone l’idea concreta per migliorare la cultura nella città che fu di Arechi. “Salerno ha una storia ed una cultura meravigliosa ma che è stata accantonata da questa amministrazione per tanti, troppi anni, portando avanti solo la cultura legata agli spettacoli del Teatro Verdi che, assolutamente deve essere valorizzata, ma non come unica ed esclusiva – commenta Vota – il nostro modello di assessore alla cultura, è colui che deve favorire la cultura dal basso. Per anni io ho svolto eventi a Salerno legati alla valorizzazione di pittori, del teatro, della fotografia e di vari eventi aperti a tutti e soprattutto gratuiti. Tra gli ultimi eventi che feci ricordo “Il centro dell’arte”, un’esposizione pittorica e fotografica conclusa con un light painting all’interno di palazzo Genovesi e con ceramiche in tecnica Raku, un qualcosa di nuovo per la città di Salerno che ha sbalordito ed interessato tanti ragazzi che si sono soffermati a confrontarsi con gli artisti – puntualizza soddisfatto Francesco. Una cultura dunque che interessi tutta la cittadinanza senza distinzione alcuna; che serva ad emancipare i giovani, a sensibilizzarli e che serva a far conoscere e riscoprire anche le bellezze storico-artistiche della città. Ma per fare ciò, ricorda Vota, c’è bisogno anche di restituire al pubblico il patrimonio storico-artistico della città, non solo con eventi mirati ma anche con ristrutturazioni, facendo uscire fuori dall’anonimato e dall’abbandono pezzi di storia come ad esempio palazzo San Massimo e non solo. “Valorizzare i talenti nostrani è importante e a tal proposito grazie al supporto di una nota artista salernitana, Margherita Del Priore, abbiamo creato “La città del talento” curata dalla stessa Margi, un programma che ha già interessato molti licei. Bisogna anche rivalutare le figure storiche che hanno dato lustro alla nostra città. Ad esempio io ancora oggi, non riesco a capire cosa centra una sala a Salerno intitolata a Pier Paolo Pasolini, di cui nessuno può negare la grandezza, quando abbiamo avuto Alfonso Gatto, un figlio della nostra città che nelle sue opere ha sempre messo al centro la sua città natia; non dimentichiamo la famosa Salerno rima d’eterno”. Bisogna investire per la valorizzazione dei giovani talenti salernitani, ritrovare le antiche fiere. Ed a proposito di rivalutazione storica, ricordo quando misi in scena uno spettacolo, la scuola medica itinerante, per le vie del centro storico cittadino con una Trotula che parlava di Salerno e della sua missione come prima donna medico”. Secondo Vota, per rilanciare la storia e la cultura della città e per utilizzarla per la crescita e la sensibilizzazione dei propri cittadini, Salerno deve uscire dalle logiche salottiere della sinistra, la cultura non può essere vissuta in ambito ristretto. “L’amministrazione De Luca è deleteria perché non è indipendente anche se vuol farlo credere. La sinistra salottiera è distante dal popolo, chiusi nel palazzo a gestire un potere e risorse che appartengono al popolo e che devono essere a disposizione di Salerno e della sua gente – conclude Vota.

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