di MIRKO CANTARELLA
Felicitazioni da parte del Propeller International Club di Salerno e del suo Presidente Alfonso Mignone, noto avvocato marittimista, per la recente nomina di Andre Annunziata come Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. L’allineamento di vedute è un passo importante per il bene di Salerno e del suo rilancio. A parlare è proprio il Presidente del Propeller Club di Salerno Alfonso Mignone:
“Con la nomina di Andrea Annunziata a Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale si apre una nuova stagione per il porto di Salerno, la prima dopo la Pandemia Covid-19 che ha inciso non poco, a livello globale, sull’andamento dei traffici marittimi. Salerno, inserita nel Corridoio V delle Reti TEN-T (quello Scandinavo-Mediterraneo che idealmente da Helsinki raggiunge La Valletta) dopo aver raggiunto traguardi di assoluto rispetto, nel panorama della portualità italiana, è chiamato a confermare quel trend di crescita solo parzialmente attenuato da quando esiste il nuovo ente di gestione con sede a Napoli senza dimenticare gli effetti della citata ondata epidemiologica. Una crescita che potrà essere raggiunta solo se il Sistema Portuale Campano riuscirà a centrare una politica incentrata sull’equilibrio tra gli interessi dei singoli porti, assecondando le peculiari vocazioni ottimizzandone le prestazioni.
Salerno non può che confermare il suo status di porto “pivot” dello short sea shipping (Autostrade del Mare) né perdere la sfida per il Polo Crocieristico.
Per fare ciò priorità non più procrastinabili sono il completamento degli obiettivi prefissati nel Piano Operativo Triennale 2017-2019 e la regimentazione di quelli inseriti nella programmazione 2021-2023. Per quanto concerne gli interventi infrastrutturali risulta fondamentale il completamento del dragaggio e l’efficientamento del terminal passeggeri, l’accelerazione per Porta Ovest e una nuova manutenzione delle banchine. Per quanto concerne gli interventi amministrativi si rende necessario attivare la Direzione Portuale non ancora istituita nonostante la previsione nel Decreto Legislativo n. 169/2016 e dare piena attuazione alla Zona Economica Speciale che è ancora impantanata nella palude burocratica e rappresenta l’ultimo treno utile per consentire quegli investimenti di privati che possono permettere un salto di qualità finora bloccato dalle lungaggini amministrative e dall’utilizzo delle risorse messe a disposizione dai vari PON Infrastrutture e Reti. Pertanto ci allineamo al pensiero del neo presidente dell’Authority su quanto sostenuto a proposito dell’apertura ai privati in partenariato con la mano pubblica. Si tratta dell’ultimo tentativo possibile che può scongiurare un’operazione forse dolorosa, ma forse non più evitabile, azione che, come è avvenuto per gli aeroporti, trasformi i porti in società per azioni allineandoci ai modelli di Governance del Nord Europa”.