di MIRKO CANTARELLA
“L’abbandono quello dei più dolci al mare, al paesaggio ha aperto stanze della mia anima dove non ero mai entrata. Nel viaggio verso l’auspicata vacanza dopo tanto lavoro e stress accumulato, dovuto anche all’esperienza del lockdown, qualcosa in me ha iniziato a cambiare. Mi sono sentita libera, felice, piena di entusiasmo nei confronti dei minimi rumori e sapori della natura. Ho ascoltato me stessa e come dei lampi, le parole si sono presentate e ancor di più hanno trovato la loro casa nella penna e poi sulla carta”; questa la scintilla motivazionale che ha spinto la salernitana Gabriella Naddeo ha scrivere questa sua opera dal titolo “ESTEMPOGABRIELLA” – frammenti di pensiero, che ella stessa dice essersi regalata per i suoi 50 anni. Una raccolta di poesie, uscita il 16 novembre scorso, ma più che altro di emozioni dettate dal momento vissuto in cui Gabriella ha trovato il modo, la voglia, il coraggio di manifestarsi uscendo dalla propria timidezza. Un viaggio che parte dall’individuo e arriva alla persona e dove ognuno si può ritrovare, strutturato in maniera molto dinamica; una lettura che diventa una piacevole passeggiata tra intuizioni ed emozioni.
Frammenti a cui il lettore deve porre la giusta attenzione e farli propri:
“Si parte dal bianco ma si può finire in bianco”
“Ho imparato a prendermi cura di me che non significa “sentirsi Bene” ma “sentirmi Bene””.
“Le emozioni che stordiscono i movimenti”
Laureata in Lettere moderne alla Facoltà di Lettere e filosofia, appassionata di arte e letteratura, per via dell’emergenza legata al covid-19, Gabriella Naddeo non ha potuto organizzare alcuna presentazione ed incontri sul suo libro, rimandando gli stessi in un immediato periodo futuro ed invita nel frattempo a chi volesse intraprendere questo viaggio, ad acquistare il libro in versione e-book al seguente indirizzo:
https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/poesia/570109/estempogabriella e nei prossimi giorni in tutti gli store Feltrinelli in versione cartacea
“C’è una bellezza che è quella del cuore, quella dell’anima che riempie gli occhi di infinito e ti fa piangere di gioia” (EstempoGabriella).
