«La meteorologia è una cosa seria. Basta bufale prive di fondamento»

di Giovanna Naddeo

Ha spento da pochi mesi le tre candeline “Che tempo fa”, il portale di formazione e informazione meteorologica ideato da Gaetano Genovese, giovane meteorologo originario di Fisciano. Laureato in Meteorologia e Oceanografia all’Università “Parthenope” di Napoli e laureando in Scienze del Clima, da gennaio 2017 ha affiancato agli studi l’attività di informazione meteorologica coadiuvato da un team di dieci ragazzi, tutti accomunati dall’interesse per l’ambiente e il clima. Il suo idolo? Ovviamente Guido Caroselli, tra i più stimati meteorologi d’Italia, nonché conduttore della scuderia Rai. “Una volta ho avuto la fortuna di incontrarlo”.

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Quando è nata la sua passione per la meteorologia?
«Sin da quando ero piccolo mi piaceva sfogliare l’atlante e fotografare le nuvole. Mi emozionava guardare la neve o assistere a fenomeni atmosferici dinamici come il vento forte. Durante le scuole medie e superiori ho continuato a coltivare questa mia passione leggendo molti libri sul clima e l’ambiente, fino agli studi universitari».

Come nasce una previsione meteorologia e quanto è attendibile?
«Prima di tutto è necessario osservare il cielo e conoscere profondamente il territorio. Gli strumenti tecnologici che oggi abbiamo a disposizione, a cominciare dai satelliti, ci forniscono numerosi dati che il meteorologo studia e analizza in base alle sue conoscenze e alla sua esperienza. L’attendibilità è variabile, dipende dalla tipologia di perturbazione in atto. Solitamente, previsioni per le successive 48 ore hanno un’affidabilità pari all’incirca all’80%. Durante l’estate ci si può provare a spingere a prevedere entro 4 giorni al massimo, dopo di che è più corretto parlare di tendenze metereologiche».

Spesso i telegiornali sono invasi da finti metereologi, veri e propri anchorman e anchorwoman del meteo ma privi di conoscenze scientifiche in questo settore. La sua opinione?
«Sono assolutamente contrariato, eppure i conduttori del meteo non sono gli unici che mi fanno storcere il naso. Sul web ci sono diversi siti “super cliccati” ma assolutamente privi di fondamento scientifico. La meteorologia è una cosa seria e tutto ciò non fa altro che beffeggiarla. Bisogna informarsi sui canali giusti e certificati, a cominciare dal sito della Protezione Civile».

Nell’ultimo periodo il dibattito pubblico si è fortemente concentrato su ambiente e inquinamento, con la promozione di iniziative volte a bandire le plastiche monouso. Siamo ancora in tempo per salvare il pianeta?
«Sono molto felice che, attraverso l’immagine di Greta Thunberg, molte coscienze si stiano smuovendo e sempre più numerosi siano sensibili alle tematiche ambientali. La Terra è una soltanto e siamo chiamati tutti a prendercene cura vivendo in maniera sostenibile, a cominciare dalle piccole cose come spegnere le luci di casa o limitare il consumo di plastica. Insomma, vivere in simbiosi con il pianeta, impattando meno.
Purtroppo i danni del passato non si possono cancellare, però possiamo attivarci per mitigarli e contenerli».

Progetti futuri?
«Attraverso il nostro portale “Che tempo fa” stiamo promuovendo diverse iniziative sul territorio, a cominciare da “Meteo Trek”, escursioni in montagna accompagnate da momenti di discussione sulla meteorologia durante i quali divulghiamo semplici e mirate informazioni sui fenomeni atmosferici ai nostri ospiti. Contemporaneamente stiamo promuovendo nelle scuole un’importante campagna volta ad informare gli studenti sui comportamenti da tenere nel corso di allerte meteo ed eventi similari. Oltre ai
nostri canali social aggiornati quotidianamente, di qui a pochissimo apriremo anche un sito internet. In cantiere c’è anche l’idea di un’applicazione meteo per cellulare che possa fornire un bollettino serio, completo e dettagliato ai nostri utenti».

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