Anche il procuratore capo di Salerno Giuseppe Borrelli è intervenuto sul convegno sulla giustizia, organizzato a Palazzo Sant’Agostino, seduto al tavolo dei relati al fianco del viceministro Sisto. “Quanto impatta la riforma Cartabia sulle Procure? Penso che la magistratura debba applicare la legge, non discutere se volere o meno una riforma”. “La durata dei processi troppo lunghi, non si celebra così il processo. Il Tribunale di Salerno – ha sottolineato Borrelli – è passato da una pendenza di 22mila a 14mila processi, negli ultimi sei mesi del 2023. Sono stati ridotti i flussi di procedimenti della Procura verso il processo in tribunale di due terzi dopo il periodo covid”. Sulle intercettazioni il procuratore capo di Salerno ha detto: “Quelle riportate nella custodia cautelare sono espressamente rilevanti ai fini del processo. Lo dice già il legislatore. Occorre rivedere anche il fatto che i processi si fanno solo a carico di persone in stato di detenzione, non è normale”. “Abuso d’ufficio? Non ritengo – spiega Borrelli – che paralizzano veramente l’attività amministrativa pubblica. Non è applicabile per un campo molto ristretto. Non credo che 18 casi in Italia possano bloccare una pubblica amministrazione”.