Sciopero della spesa dei detenuti a Fuorni

Per richiamare l’attenzione sulle richieste di miglioramento delle condizioni carcerarie. da alcuni giorni al carcere di Fuorni, ma anche in altri carceri italiani, si è dato inizio allo sciopero della spesa. Una protesta pacifica messa in atto dai detenuti che scelgono di non fare acquisti di beni di prima necessità o al massimo di limitarli il più possibile. Non si tratta ancora di un vero sciopero della fame ma di un segnale, un atto di sensibilizzazione unitario (sta avvenendo anche a Padova, Rebibbia, Villa Fastiggi di Pesaro e Rieti) nel segno dei diritti umani dei detenuti. Ricordiamo anche che dall’inizio del 2024 ben 35 persone hanno deciso di togliersi la vita in quello che è stato definito il dramma delle carceri. Le richiesto sono state inserite in una lettera:

In data 09/05/2024 la popolazione detenuta della C.C. Fuorni (Salerno) ha avviato uno sciopero della spesa (sopravvitto) limitando gli acquisti al minimo di sopravvivenza e contestualmente ha iniziato anche una protesta pacifica rifiutando il carrello del vitto cucina per i seguenti motivi:
– Adesione allo sciopero nazionale degli Istituti penitenziari per l’impossibilità di eseguire una pena detentiva che rispetti i diritti umani, così come stabilito dalla normativa internazione (Art. 3 CEDU);
– La carenza di magistrati, cancellieri, educatori e assistenti sociali che determina enormi ritardi nelle fissazioni di udienze, concessione di misure alternative, liberazioni anticipate, permessi premio;
– Ampliamento dell’area trattamentale;
– Corsi di integrazione per famiglie;
– Migliorare l’assistenza per la prenotazione dei colloqui via telefono;
– Aumentare il servizio Caritas per persone disagiate e stranieri;
– Migliorare le condizioni dell’area verde;
– Migliorare il servizio e la tempistica delle domandine;
– Ripristinare l’ormai degradante condizione delle docce;
– Manutenzione stanze;
– Frigorifero in stanza;
– Risolvere al più presto il problema dell’immondizia e fare una disinfestazione urgente;
– Carenza medicinali nell’area sanitaria;
– Possibilità di ricevere dall’esterno: affettati, frutta, carne cruda, pesce, profumi, abbigliamento;
– Migliorare ed arricchire il carrello del vitto;
– Modificare i prodotti spesa ed i prezzi;
– Lavoratori competenti in tutte le categorie;
– Prendere provvedimenti sulla carenza del Corpo di Polizia Penitenziaria (problema che ricade sui detenuti).
Speranzosi di una vostra benevole accoglienza, porgiamo i nostri saluti.

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