Procida Capitale della Cultura: Alfonso Mignone ricorda nel suo saggio, il codice marittimo di Michele De Jorio

Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 diventa anche occasione per ricordare, qualora ce ne fosse bisogno, il rapporto simbiotico tra l’isola e la cultura del mare. L’isola flegrea ha dato i natali non solo a valenti pescatori e marinai ma anche a personalità che si sono distinte nel campo del sapere e, nello specifico, del sapere giuridico. E se i più ricordano la figura di Antonio Scialoja, ottocentesco giurista e senatore del Regno d’Italia, l’avvocato marittimista Alfonso Mignone, affronta, nell’ultimo dei suoi saggi dedicati alla storia marinara, ad un altro meno conosciuto, ma non per questo, meno autorevole esponente della letteratura giuridica e nativo di Procida: Michele De Jorio. Il volume, edito da Passerino ed acquistabile online sia in formato e-book che cartaceo, dal titolo “Il progetto di codice marittimo del procidano Michele De Jorio”. Il 20 dicembre 1779, De Jorio, avvocato e poi magistrato distintosi per i suoi studi di economia e commercio marittimo, ricevette l’incarico da Ferdinando IV di Borbone, di compilare un testo che raccogliesse i capitoli, gli usi, i regolamenti, le ordinanze e le leggi di navigazione e commercio del Regno di Napoli realizzando un vecchio sogno del genitore Carlo III, il “riformatore” del diritto della navigazione napoletano. Il saggio contiene, altresì, un’Appendice dedicata ad un altro lavoro che fu commissionato al giurista procidano: il “Codice Corallino” o Regolamento per la pesca del corallo. Il progetto codicistico sostenuto da Ferdinando IV e dal Ministro della Marina John Acton, si integrava perfettamente con l’idea di dotare il Regno di Napoli che, per la sua naturale posizione geografica aveva da sempre favorito lo sviluppo delle marine, sia mercantili che militari, un‘organica disciplina in materia di diritto marittimo. Ma la compilazione del “Codice Ferdinando”, chiamato così in ossequio al sovrano, non fu mai promulgata causa sconvolgimenti politici e la morte del giurista durante il governo francese ma resta una delle più complete compilazioni di diritto marittimo, figlia della forte vocazione mercantilistica di un’epoca che si avviava al tramonto, ma, per linguaggio “tecnico” e dettagli, resta una vera e propria enciclopedia del settore.

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