Luci d’Artista, albergatori e commercianti in piazza: “Basta allarmismo, subito luminarie e apertura parcheggi”

di Vincenzo Pisaturo

Flash mob, questa mattina, in piazza Amendola organizzato dall’AISP – Associazione Imprese di Salerno e Provincia e ACS – Associazione Commercianti Salernitani (Acs). I commercianti e i titolari della movida salernitana hanno protestato sotto gli uffici della Prefettura contro il provvedimento che ha visto slittare di circa tre settimane l’accensione delle Luci d’Artista e la mancata apertura dei parcheggi di piazza della Libertà, causando danni economici alle categorie, che aspettavano con ansia l’evento che avrebbe attirato a Salerno turisti da ogni parte d’Italia. Alcuni pullman di avventori, comunque, nello scorso weekend, sono arrivati in città ma l’attrazione delle luci non è stata quella degli altri anni. Albergatori e ristoratori chiedono risposte dopo le prime disdette che si sono registrate già negli ultimi giorni. «Gli stalli a Piazza della Libertà sono pronti da tempo, eppure si aspetta la concomitanza con le luci, non ne capiamo il motivo» ha dichiarato il vice-presidente dell’Aisp Donato Giudice. «Ancora chiediamo chiarimenti sull’evento delle Luci d’Artista posticipato di tre settimane, con l’inaugurazione prevista lo scorso 26 novembre, ma inspiegabilmente annullata, senza nemmeno un comunicato stampa, tant’è che la città è stata raggiunta da tanti turisti, che con tanta delusione se ne sono ritornati indietro, questa è stata decisamente una pessima figura». Dello stesso avviso anche Emilio Manzi, ristoratore e membro del direttivo dell’Aisp che si è visto «annullare circa una trentina di prenotazioni a causa della mancata accensione delle Luci nel fine settimana» e, ora, invoca «risposte certe al sindaco e alla Prefettura per l’organizzazione dell’evento di cui manca ancora il piano sicurezza e che ha causato perdite economiche per il mancato incasso». I commercianti parlano anche di un «allarmismo relativo all’aumento dei contagi che non fa decollare i consumi». In piazza Amendola c’era anche l’ACS rappresentato da Umberto Russo che ha rimarcato le difficoltà del momento legate all’incertezza dei contagi in risalita e di iniziative inesistenti per il «rilancio del commercio». Il coro delle associazioni è stato unanime: «Avete spento il commercio: vogliamo risposte».

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