Dario Loffredo presidente del Consiglio. Strappo dei socialisti, c’è un franco tiratore

di Brigida Vicinanza

Mimmo De Maio era il secondo nome indicato per la presidenza che prima della riunione dell’assise pare abbia fatto un passo indietro. Tutte le forze della maggioranza (in seconda battuta) convergono sull’ex assessore al Commercio. Tranne il Psi, che vota prima Willburger e poi Avella. E spunta la scheda bianca. Claudia Pecoraro (M5S) è la vicepresidente del Consiglio.

A Palazzo di Città il nodo viene al pettine quando bisogna procedere all’elezione del presidente del Consiglio comunale. Dopo le raccomandazioni dei vari consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, dopo quasi un’ora di ritardo, il primo cittadino Enzo Napoli e il “consigliere più anziano” Dario Loffredo – seduto dall’altra parte della “barricata” e candidato alla presidenza dell’assise – avrebbero voluto procedere frettolosamente proprio alle votazioni. Ma è Celano con Cammarota e Sarno, dai banchi dell’opposizione, a chiedere che venga fatto prima un dibattito. Tutti d’accordo sul nome, anzi no. Dario Loffredo – da destinatario di un avviso di conclusione delle indagini preliminari, nell’inchiesta su Mercatini di Natale e Villaggio – fa storcere il naso a qualcuno e non solo tra i consiglieri della minoranza. Roberto Celano ha infatti puntato il dito contro il sindaco Enzo Napoli e Dario Loffredo: «Il sindaco infierisce nel dibattito per la nomina del presidente del Consiglio comunale. Noi cerchiamo una condivisione sul nome ma siamo indisponibili a votare Dario Loffredo. E’ una farsa questa elezione».

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