di ANDREA BIGNARDI
Si è conclusa pochi minuti fa la tappa salernitana del leader della Lega a sostegno di Michele Sarno.
“De Luca non ritiene di amministrare dei cittadini, ma dei sudditi”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini è intervenuto questa sera in occasione dell’incontro di presentazione della lista Prima Salerno a sostegno di Michele Sarno sindaco organizzato al Grand Hotel Salerno. Una partita difficile ma non impossibile quella del centrodestra salernitano contro la “corazzata” di Enzo Napoli secondo il leader del Carroccio, che ha evidenziato come una realtà storicamente “rossa” come la città toscana di Siena sia stata sottratta al governo della sinistra grazie all’impegno della Lega e del centrodestra. E la tappa salernitana assume ancor più importanza dal momento che il governatore della Regione Vincenzo De Luca è stato da sempre particolarmente ostile alla linea politica dell’ex ministro dell’interno, rappresentando uno dei frontman della sinistra che lo ha affrontato in modo più veemente. “Come a Caserta, a Salerno anche grazie alla testardaggine della Lega abbiamo tenuto insieme la coalizione che è il nostro valore aggiunto – ha commentato Salvini a margine dell’incontro – Questa è terra di De Luca dove il governatore si sente il monarca. I salernitani sono persone di valore e di lavoro, che sapranno scegliere”. Un attacco al governatore tutto sommato soft che passa dalle recenti vicende casertane. “Lí hanno dato del sacrestano al nostro candidato sindaco (Gianpiero Zinzi, ndr) – ha aggiunto – Io non mi permetto di dire di non votare a sinistra a Salerno, ma il centrodestra questa volta è compatto. Quando si insulta si ha paura e penso che De Luca di paura ne abbia tanta”. Toni morbidi, tutto sommato, nonostante la diversità di vedute, anche nei confronti dei (seppur distantissimi) alleati di governo dem: “Il nostro avversario non è il PD, e considero i cittadini liberi di scegliere, ma la rassegnazione dei cittadini salernitani”. Pochi i passaggi sulla battaglia del centrodestra al comune ma tanti i riferimenti alle tematiche nazionali ed alla contrapposizione con gli alleati di governo di centrosinistra, con i cavalli di battaglia della Lega: dalla riduzione delle tasse, ai sostegni alle partite Iva, alla contrapposizione al reddito di cittadinanza, al ddl Zan, fino alla situazione dell’Afghanistan ed infine all’emergenza Covid ed alla questione dell’obbligo vaccinale: toni soft anche in questo caso.
“Io sono vaccinato ed invito chi non si è vaccinato a farlo ma credo nella libertà di scelta a differenza del Partito Democratico – ha concluso – Il dissenso è sempre legittimo così come anche la prudenza. Sono contento della battaglia della Lega in parlamento per ottenere milioni di tamponi gratuiti”. Dopo il comizio del leader della Lega è salito sul palco del grand Hotel il candidato sindaco Michele Sarno, che dopo aver fatto riferimento alla sua storia personale di “self made man”, ha rilanciato: “Per la prima volta Salerno finalmente ha trovato una possibilità alternativa – ha affermato – Sono un uomo di centrodestra per non dare scuse ed alibi ad una mia comunità. Non c’è destra o sinistra che tenga in questa battaglia: la sfida di Salerno ha una valenza politica regionale e nazionale”. E Sarno si è espresso anche sulla situazione del centrodestra, compatto in occasione di questa tornata amministrativa. “Credo che ognuno qui venga a dare il proprio contributo – ha commentato a margine dell’incontro – Abbiamo la vicinanza di partiti che prestano attenzione alla propria comunità. Il centrodestra si unisce con forza dopo tanti anni e prova a dare una spallata a questo sistema. Smettiamola con la politica dello spot, quello che è successo oggi a via Posidonia con la voragine che si é aperta è la dimostrazione di un’ amministrazione assente che prova a mettere la polvere sotto il tappeto”. Una risposta secca, invece, è giunta da Sarno alla stoccata dell’onorevole Piero De Luca, che aveva definito le opposizioni “il nulla cosmico” in occasione dell’apertura del comitato elettorale di Vincenzo Napoli.
“Mi pare che chi lo abbia detto è Piero, è il massimo esperto del nulla perché ripescato a Caserta con il proporzionale – ha concluso Sarno – Il popolo lo ha bocciato, e grazie a una manina apicale è entrato in Parlamento”.