Terremoto in Lega nel dopo Vuolo

di MIRKO CANTARELLA

L’uscita di scena nelle file della Lega di Matteo Salvini, da parte dell’eurodeputata Lucia Vuolo, porterà strascichi e probabilmente un vero terremoto nel partito specialmente in Campania. Secondo una stima, il partito del Carroccio, con l’uscita della Vuolo, che passa dal gruppo di Identità e democrazia (Id) ai non iscritti, che segue quello precedente di Vincenzo Sofo (ora ECR) e Andrea Caroppo (ora Ppe), porterà ad una notevole perdita di voti in Regione ed anche al sud della nazione. M perché Lucia Vuolo ha preso questa decisione? Era nell’aria già da tempo e secondo alcuni ex militanti leghisti l’europarlamentare salernitana dopo essere stata eletta, si è subito prodigata per il suo territorio ma la stessa sembra essere stata bloccata più volte nella sua opera e nelle sue scelte. Ed anche nella recente lista dei nominativi e dei ruoli nel coordinamento della Lega in Campania (sia a Salerno, sia in Provincia che in Regione), sembrerebbe che la Vuolo non sia stata ascoltata né consultata. Già in precedenza, la scelta del segretario provinciale, un ragazzo di Napoli di 26 anni senza tanta esperienza politica che il ruolo chiedeva e né profondo conoscitore del vasto territorio della provincia di Salerno aveva scatenato lamentele da parte di molti, tanto che, buona parte degli ormai ex militanti leghisti sono andati via o passati in altre realtà come coloro che poi si sono accasati a “Cambiamo con Toti”. Ma una certa frattura nel partito, secondo sempre alcuni ex militanti, è nata già da tempo, da quando lo storico primo gruppo della lega in città, persone con esperienza da vendere, che hanno avuto coraggio ad organizzare da zero un partito non tanto visto bene dalla cittadinanza, ad organizzare gazebo, riunioni ed eventi, sono stati poi messi alla porta per la “comoda discesa in campo” di un certo gruppo napoletano o gestito dalla capitale della Campania. Tutti questi freni, la non valorizzazione di chi ha realmente creato la Lega a Salerno e in buona parte della Campania, oltre al passo indietro di quello che doveva essere il candidato alle prossime amministrative salernitane, colui che doveva riunire il centro destra ovvero Michele Tedesco; ben voluto dalla stessa Vuolo tanto che, secondo indiscrezioni, la stessa lo abbia caldeggiato anche ai vertici nazionali in un incontro con Tajani di Forza Italia e con lo stesso Matteo Salvini, abbia spinto l’europarlamentare a lasciare il partito. “Il lavoro che è stato fatto tempo addietro ha portato ottimi risultati fin da subito – afferma un ex militante salernitano che è voluto restare anonimo – arrivando ad avere un’europarlamentare, un parlamentare ed un consigliere regionale. Un lavoro svolto con sacrificio ed efficacia da molti di noi che avevano più di un decennio di esperienza di politica e di organizzazione strutturale di partito. Napoli si è sempre preso il merito di tutto, oggi la Lega è un partito dove i migliori e i fidelizzati sono stati messi da parte, tranne pochi elementi ancora attivi, in favore di quelli dell’ultimo minuto o calati da chissà dove e molti di noi hanno tolto il disturbo perché non siamo un pascolo di voti e né lavoriamo con passione per far fare le passerelle a qualcuno all’ombra del Maschio Angioino che non sa neanche quanti comuni abbiamo in provincia di Salerno”. Sembra quindi che la situazione sia in codice rosso in Regione Campania ed anche la sede politica diventa una grana. Infatti quella di piazza XXIV Maggio a Salerno era stata messa a disposizione dalla stessa Lucia Vuolo e per ciò che si può immaginare, si prevede che il partito possa sbaraccare ancora una volta. Nell’immediato futuro sembra che altre defezioni in tutta la Provincia di Salerno e anche in buona parte della Regione, dove la Vuolo era stimatissima, possano arrivare, ed anche la costruzione delle liste per le prossime amministrative non sembrerebbe di facile conclusione anche se, più volte Rosario Peduto ha dato fiducia sulla continuità da parte dei salernitani, a sostenere il progetto Lega mantenendo in alto il nome di Salerno che non è affatto sottoposta a nessun’altra città della Regione.

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