«Un sistema portuale da serie A» Annunziata: “Faccio l’allenatore”

di BRIGIDA VICINANZA

Sicurezza: “Dobbiamo occuparcene tutti i giorni e non solo quando muore qualcuno”
Tutto pronto per il Sea Sun: “Riprendiamo proiettandoci sul futuro anche in maniera più decisa”

Un “allenatore” che mette insieme imprenditori come dei veri e propri giocatori di un’unica squadra che vanno verso un’unica direzione: un sistema portuale da serie A. E’ questa l’idea di “patron” Andrea Annunziata, guida dell’Autorità di sistema portuale del Tirreno Centrale, ovvero dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia insediatosi all’inizio del 2021 subentrando a Pietro Spirito.

Un ritorno – quello di Annunziata in Campania – avvenuto dopo il “comando” alla nave del sistema portuale di Catania e dopo essere stato a Salerno come presidente dell’ex Autorità portuale della città (ora assorbita nell’Adsp del Tirreno) dal 2008 al 2016. E Annunziata, ad oggi, ha obiettivi ben precisi per il sistema portuale della Campania. Di porti, sicurezza e lavoro, si è tornato a parlare proprio in settimana – purtroppo – a seguito della morte del giovane Matteo Leone, vittima dell’ennesimo incidente all’interno dello scalo commerciale. Da lì, la richiesta di chiarezza (nuovamente) da parte di operai, sindacati e cittadini salernitani che hanno visto andare via un altro “figlio di Salerno” tragicamente. Ma è proprio sulla sicurezza (e non solo) che il presidente ha le idee ben chiare e vuole lavorare in un’unica direzione: rendere anche da questo punto di vista il Porto di Salerno un’eccellenza. Ma c’è tanto lavoro da fare, nonostante le idee e i progetti siano decisamente quelli: rappresentare come sistema portuale il crocevia del commercio e del turismo.

Presidente, si è parlato tanto di sicurezza al Porto di Salerno in questi giorni.

E’ una ferita ancora aperta… “Di sicurezza dobbiamo occuparcene tutti i giorni e non solo quando muore qualcuno. E’ un problema di cultura. Imprenditori di Salerno, sindacati e operai hanno sempre avuto attenzione a questo tema, non solo ora che purtroppo abbiamo perso un giovane. E’ un porto virtuoso quello di Salerno e neppure un graffio dovrebbe capitare. So per certo quanto gli imprenditori, insieme a sindacati, a noi, alle maestranze, abbiamo sempre avuto grande attenzione per la sicurezza sul lavoro, investendo tanto”.

Che situazione ha trovato ritornando a Salerno e in Campania? Cosa invece riserverà il futuro al nostro sistema portuale?

“Noi presidenti siamo un po’ come gli allenatori, questo è periodo di panchine che vanno e vengono. Sono un allenatore che imposta il gioco prima di tutto con una visione complessiva. Adesso è bene che vengano coinvolti tutti i porti della Campania, siamo una ricchezza unica tutti insieme, non c’è concorrenza tra noi ma solo la possibilità di fare sistema e trarne i migliori benefici. La situazione che ho trovato è di una squadra che giocava un buon campionato ma con la necessità di vincere. Ora cerchiamo di mettere a punto una strategia per meritare la Serie A, per rimanere in tema di promozione: abbiamo davanti a noi il discorso di misure economiche speciali, il completamento di infrastrutture (speriamo nella semplificazione così tanto auspicata), poi dobbiamo portare a termine il discorso del documento di pianificazione strategica e di sistema – il famoso DPSS – previsto dall’art-5 della legge dell’84 del 94, che è la madre dei piani regolatori. Così stiamo determinando il futuro della portualità campana, stiamo lavorando in questa direzione e speriamo di ottenere nel più breve tempo possibile questo documento che la nostra portualità non aveva, sperando di portarlo a termine perchè diventerà così un momento importante per gli investimenti che verranno. Dobbiamo essere pronti per investire non solo quanto potremo avere dal Recovery Plan ma anche quanto potremo avere con una nuova linea di finanziamenti che deriverà dal famoso corridoio Ten-T 5, da questo punto di vista la Campania è centrale. Questa è l’ultima possibilità della migliore logistica possibile, affinché si possa dare migliore assistenza al tessuto economico e sociale, tutelando sicurezza e ambiente. Non c’è business che tenga senza queste due componenti, poi in una Regione come la nostra che ha vocazione turistica, le attività vanno sempre a braccetto…”

In materia logistica e di sburocratizzazione, c’è ancora qualcosa in sospeso come Porta Ovest. In che direzione si sta andando?

“Per fortuna è cambiato l’amministratore delegato della ditta e con quello nuovo abbiamo avuto già degli incontri, stiamo arrivando alla conclusione del protocollo d’intesa che da 9 anni aspetta di essere concluso e per il quale non abbiamo ceduto a pretese assurde da parte di Autostrade. Tutto questo lo avrebbero poi pagato i cittadini di Salerno in maniera iniqua e ingiusta”.

Dunque se i lavori di Porta Ovest riprenderanno da un lato, dall’altro c’è un “nota” più leggera che è l’appuntamento con il Sea Sun. Quest’anno ci sarà?

“Continua anche quest’anno sicuramente, anzi sarà ripreso con maggiore forza. Ancora non abbiamo potuto fare bene i conti, perché ad esempio con la questione Covid che purtroppo non ci ha da to tregua non si poteva sapere anticipatamente il numero di spettatori massimo che potevamo avere con noi. Si riprende – però – proiettandoci sul futuro anche in maniera più decisa di prima”.

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