Calcio a cinque – Under 19, sogno scudetto Il dg Peluso: “Nostro modello vincente

di ANDREA PELLEGRINO

“Un cammino progettato attraverso il duro lavoro. Roma? L’Affronteremo con umiltà”

A mano a mano, pur sempre sottotraccia. L’Alma Salerno, dopo aver archiviato la stagione regolare con la prima squadra, sta iniziando a lavorare per garantire al tecnico Marcelo Magalhaes i giusti innesti per ripartire in campionato. A far parlare di sé, in queste prime giornate d’apparente normalità, è la selezione under 19 guidata dal tecnico Ivan De Riggi. La juniores è infatti approdata ai quarti di finale della manifestazione tricolore di categoria: superata la corazzata Eur Massimo, a dividere Petronella e soci dalle leggendarie Finals c’è la blasonata Roma C5. L’obiettivo della società, a quaranta minuti dal traguardo, è quello di alzare ancor di più l’asticella e regalarsi gli spareggi scudetto.

Il direttore generale granata Antonio Peluso, figura carismatica e navigata della disciplina, traccia un bilancio sul percorso dei suoi ragazzi, senza cadere in banali retoriche che potrebbero esaltar troppo l’ambiente alla vigilia di un incontro dalla grande portata storica.

Direttore, quest’anno i giovani hanno fatto togliere grandi soddisfazioni alla proprietà. Dove si può arrivare?

“La società ha sempre creduto nel progetto juniores e quando se n’è presentata l’occasione non ci ha pensato due volte a formalizzare l’iscrizione. Il gruppo è particolarmente unito e siamo soddisfatti di quanto visto sul parquet di gioco. Credo che la squadra abbia dimostrato in più occasioni il proprio valore ma adesso c’è da gettare il cuore oltre l’ostacolo. A mano a mano, stiamo raccogliendo i frutti di un progetto che parte da lontano. Il nostro obiettivo, da questo punto di vista, è stato raggiunto”.

Sul cammino dei ragazzi adesso c’è la blasonata Roma: con quale carattere bisognerà affrontare la formazione capitolina?

“Non dobbiamo pensare di strafare o fare programmi di alcun tipo: voglio che i ragazzi giochino il loro miglior futsal ma con la mente sgombra da ansie da prestazione. L’avversario non lo scopriamo certo oggi e sarà necessario dare più di quanto i mezzi tecnici possano offrire per superare i giallorossi. Abbiamo allestito un roster che, prim’ancora di campioni, è formato da atleti umili e di prospettiva e da questo punto di vista sono tranquillo”.

Qual è stata la gara spartiacque della stagione?

“Le sfide contro Junior Domitia e Sporting Hornets sono emblematiche sul valore del nostro organico. La sfida con i corregionali di Castel Volturno ha regalato la testa del girone e il conseguente approdo diretto ai sedicesimi di finale, mentre la trasferta del Pala Levante di Coppa ha messo in luce la qualità del nostro roster che, dato per spacciato alla vigilia, ha finalmente compreso le proprie potenzialità”.

La juniores ha lanciato un bel messaggio al mondo sportivo in un momento particolarmente delicato come quello della pandemia: il modello Alma, nonostante le difficoltà intrinseche al calcio a cinque, è vincente e compiuto.

“La società ha lavorato con grande professionalità. Siamo una piazza che mette al centro prima di tutto il valore sportivo e il risultato maturato con le giovanili, come dicevo in precedenza, è frutto di un percorso che negli anni ha sempre messo in primo piano il sacrificio e l’abnegazione. I ragazzi, nonostante le difficoltà del caso, hanno sempre lavorato alla grande e sono maturati: alcuni di questi fanno parte da anni del progetto, altri sono arrivati in corsa. Si è creato un mix vincente che siamo sicuri durerà negli anni. Nessuno pensi però che il traguardo sia stato tagliato e non mi riferisco alla competizione: è necessario che i giovani comprendano l’importanza del percorso che stanno compiendo, un cammino a volte impervio ma che con pazienza e sacrificio può portarli lontano. Ora è bene concentrarsi su un traguardo che potrebbe significare prestigio per loro e per la società ma il prossimo nastro da tagliare dev’essere un inserimento in prima squadra “

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