di Andrea Pellegrino
Sceglie una citazione da un brano di Bob Dylan, Roberto De Luca per intitolare il suo libro. “Uragano”: una storia di politica, fake news e giustizia, il volume che sarà in distribuzione a partire da domani e scritto dal secondogenito del governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Un diario che parte dall’inchiesta di fanpage e arriva all’archiviazione dell’inchiesta giudiziaria della Procura di Napoli. All’epoca Roberto De Luca, assessore al bilancio della giunta Napoli fu costretto alle dimissioni, dopo la notifica dell’avviso di garanzia scaturito da una parte dell’inchiesta giornalistica pubblicata da Fanpage. Erano, tra l’altro, i giorni politici particolari con la campagna elettorale del fratello Piero, oggi deputato dem, in corsa tra l’altro per un posto da sottosegretario (pare al Mezzogiorno) nel caso nascesse un Conte ter. Roberto annunciò dal palco del Grand Hotel le sue dimissioni, sotto gli occhi di papà Vincenzo e di gran parte dello stato maggiore deluchiano e del Pd. Da allora ha atteso l’esito delle indagini e anche un ritorno in pista. Ma nonostante il proscioglimento Roberto De Luca non è mai più ritornato alla politica attiva. Sulla sua bacheca Facebook l’annuncio del suo lavoro editoriale, dopo la pubblicazione di una sua intervista sul Mattino di oggi. «Si tratta solo di un diario – scrive – un racconto a cuore aperto della vicenda dal punto di vista personale, intervallato da qualche considerazione sugli accadimenti politici degli ultimi anni, sulla piaga delle fake news e dell’odio social».