Salernitana due ko di fila: un caso o già crisi?

di Mirko Cantarella

Si chiude il 2020 e calcisticamente parlando, per la Salernitana si era chiuso male perché sconfitta a Monza per 2-0 ma bene perché nonostante la sconfitta era prima nella classifica di Serie B a pari punti con l’Empoli. Un campionato tutto sommato cominciato bene tra fortuna e buone prove in campo. Il nuovo anno però ha portato una brutta sorpresa, la sconfitta all’Arechi, la prima di questo campionato (l’ultima risale al 31 luglio 2020 quando lo Spezia si impose per 2-1 ed eliminò praticamente i granata dalla griglia playoff). Due sconfitte consecutive, un’inversione di tendenza in attesa del prossimo match dopo la sosta che sarà proprio il 17 gennaio contro quell’Empoli che ha approfittato dello scivolone granata per imporsi in testa alla classifica da sola anche grazie ad un generoso regalo da parte dell’arbitro che ha fatto si di vincere a Cosenza per 2-0 causando le ire di mister Occhiuzzi e dei calabresi. Uomo nero che invece è stato deleterio per i granata con un arbitraggio molto discutibile, con due espulsioni dubbie (la seconda per doppio giallo a Di Tacchio il cui primo giallo non c’era) ed una serie di ammonizioni gratuite e due rigori di cui uno netto su Tutino non dato. Certo non si può imputare solo all’arbitraggio la sconfitta in casa per 2-0 contro il Pordenone (reti di Barison e Diaw). La Salernitana non ha retto mentalmente la gara dopo la prima espulsione ma anche fisicamente, non a caso la sconfitta è arrivata solo nei minuti finali.  A ciò si aggiunge la confusione fatta da Castori specie sulle sostituzioni e da errori in campo specie sui calci da fermo. La pochezza dell’organico che fino ad ora ha fatto miracoli, completa l’analisi. La fortuna non sempre può aiutare e forse questa pausa cade al momento opportuno. La squadra sta dando il massimo e merita applausi a scena aperta ma se non viene colmata una determinata inadeguatezza dell’organico sarà molto dura fino a giugno.  Arriva Coulibaly, si parla di Pajac, di Pettinari, di Carretta, qualche altro nome di alto rango come è stato fatto, tipo llorente, Asamoah, Dani Alves molto da Fantacalcio, E’ giusto fantasticare e sognare, ma alla fine qualche altro acquisto di qualità va fatto se si vuol continuare a sognare sul serio, al di là del no alla multiproprietà e dell’atteggiamento spesso irriguardoso di una proprietà targata Lotito – Mezzaroma – Fabiani, nei confronti della tifoseria salernitana.

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