di Luigi Cerciello
Correva l’anno 2012 e finalmente riuscivano a far saltare il Governo Berlusconi con i sorrisetti di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. Corre l’anno 2021 e si parla di Draghi si, Draghi no?
Assistiamo in questi giorni al solito giochetto (che meritiamo tutto per come siamo) orchestrato dell’Europa il cui braccio esecutore questa volta è Matteo Renzi. Di nuovo? E si, proprio quel Matteo Renzi calato dall’alto come braccio esecutivo del Job Act e a cui dissero di “sistemare” Pier Carlo Padoan. E mentre in Italia si fanno sterili ed inutili polemiche sui vaccini alternati a show di camioncini che varcano il confine scortati dalle forze dell’ordine (con soste obbligate per le foto di rito) l’Europa ci prepara il prossimo Colpo di Stato all’arma bianca.
Perché la verità è che la nostra classe politica e dirigenziale va trattata così perché quando il gioco si fa duro i duri scendono in campo e l’establishment italiano, specchio dell’elettore medio, non lo è!
Che questa maggioranza molto liquida che si modifica in funzione del nobile ideale della “responsabilità nazionale” (vien da piangere ma è meglio ridere) e lo stesso governo siano degli sprovveduti è un dato di fatto così come quello che siano fusi un tutt’uno con gli strapuntini del Parlamento, interessati solo ai giochi non di potere ma di portafoglio personale, ricercando il consenso popolare ad ogni costo a colpi di slogan beceri e grossolani.
Lo sa bene l’Europa preoccupatissima di come verranno gestiti i miliardi di euro che giungeranno a partire dal 2021 in Italia: e come darle torto? Per molto meno fecero “saltare” Berlusconi.
Ecco quindi che le grandi manovre, passate inizialmente in sordina, iniziano a concretizzarsi. Conte, che da subito ha cercato di porsi come interlocutore valido per Bruxelles non ha mai ottenuto la fiducia ricercata né mai potrebbe ottenerla; troppo giovane la sua carriera politica; Bruxelles da sempre ha i suoi alfieri consolidati. L’Italia ha bisogno di essere salvata da sé stessa: Vi sembra così difficile un governo con Mario Draghi Presidente della Repubblica e Carlo Cottarelli del Consiglio? E l’opposizione? L’opposizione cerca maldestramente di entrare in gioco ma non ha speranze, parte svantaggiata e diciamola tutta cammina a zig zag priva di uomini validi. Non perché non li abbia ma semplicemente perché sono inascoltati dai vertici preoccupati solo che gli possano fare le scarpe ed a rimetterci è il Paese, sono gli italiani, perché l’esigenza dei pochi (o di uno) vale più dei molti.