Scuole: “Anche nel 2021 la Campania un’anomalia nazionale”

‘Come Coordinamento Scuole aperte di Salerno e Provincia, composto da centinaia di genitori, docenti e studenti, chiediamo che nella Regione Campania si torni alla didattica in presenza senza ulteriori rinvii’. Così in una nota il comitato.

‘La Campania – si legge ancora- è l’unica regione nel Paese in cui le scuole di ogni ordine e grado sono chiuse da quasi un anno, ad eccezione della materna, prima e seconda elementare, riaperte solo negli ultimi giorni precedenti le vacanze natalizie e che senza motivazioni comprensibili non rientreranno il 7 ma l’11 gennaio. Ricordiamo ancora una volta che questa situazione crea una condizione di disuguaglianza tra i bambini campani e i compagni di tutte le altre Regioni che vanno normalmente a scuola dal 14 settembre 2020; condizione che disattende il dettato costituzionale che con l’art. 3 garantisce a tutti i cittadini pari diritti.

Il prossimo 7 gennaio, dopo la pausa natalizia, nel resto d’ Italia grazie ai ben noti protocolli di sicurezza adottati da tutte le scuole e finanziati dai soldi pubblici ministeriali, non solo torneranno in aula tutte le classi infanzia, primaria, secondaria di primo grado ma anche il 50 % degli studenti della secondaria di secondo grado! E qui in Campania, apprendiamo invece che la Regione deve ancora valutare i dati epidemiologici e capire se può riaprire tra il 18 gennaio e il 25 gennaio il resto delle classi e scuole! Inoltre i tre giorni di didattica a distanza sono davvero difficili da far accettare a tanti bambini delle prime due classi della primaria che erano tornati in presenza prima di Natale: pensiamo soprattutto ai bambini con bisogni educativi speciali o con disabilità.

Come dichiarato tante volte da esperti della Comunità scientifica e dallo stesso Comitato tecnico scientifico nazionale, l’apertura delle Scuole in presenza non ha mai influito sull’aumento dei contagi così come ci dimostra l’esperienza della scuola in presenza nel resto del territorio nazionale. È ufficiale che nell’ultima conferenza Stato-Regioni del 23 dicembre scorso i Presidenti di Regione avevano assunto precisi impegni sui tracciamenti dei contagi, ottenuto poteri commissariali e altri soldi per il trasporto pubblico locale in vista della riapertura del 7 gennaio, ma in Campania tutto ciò sembra non risultare e non avere conseguenze.

Nei giorni 7, 8 e 9 gennaio anticipiamo che ci saranno diverse mobilitazioni di protesta, boicottaggio della Dad e presidi davanti molti Istituti scolastici, i cui dettagli saranno discussi in un’assemblea on line del Coordinamento prevista nel tardo pomeriggio di oggi’.

CronacheDellaSera

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