Campania, ultima per investimenti in Cultura. L’ira di Iannone contro De Luca: “dovrebbe dimettersi immediatamente”

La Corte dei Conti ha approvato ieri la “Relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni e Province autonome” che attesta il primato negativo della Campania: ultima per investimenti culturali. E non solo. La Campania, infatti, ha la più bassa speranza di vita in Italia e il più alto tasso di mortalità evitabile, oltre ad essere la seconda regione più povera del Paese. Insomma, dati non confortanti che il senatore Antonio Iannone imputa al “fallimento della Campania targata Pd” e, rivolgendosi al governatore campano, dichiara: “Disastri ovunque, praticamente in tutti i settori. De Luca è riuscito in sette anni a far sprofondare la Campania nello sconforto più assoluto, agli ultimi posti di tutte le classifiche del buon governo. La Campania è fanalino di coda in Italia per quanto concerne la spesa pubblica regionale per la Cultura: 2,7 euro per ogni residente rispetto alla media nazionale di 17,3 euro”. “E De Luca – aggiunge Iannone – si permette anche di definire Sangiuliano il “ministro delle cerimonie”. Altro che cerimonie: il governo Meloni e, in particolare, il ministro Sangiuliano hanno fatto i fatti in Campania e non chiacchiere inutili come fa De Luca da sempre. Grazie al ministro Sangiuliano, in Campania si è dato un grande valore alla Cultura, con importanti investimenti che hanno fornito nuova e vitale linfa a un settore che, a causa di De Luca, stava morendo. De Luca dovrebbe dimettersi immediatamente. La nostra regione non merita queste continue umiliazioni”. “La Corte dei Conti –  conclude il senatore Iannone – certifica il fallimento di De Luca anche sulla Sanità, dove si spende sempre meno: in Campania, infatti, la spesa pro capite per la sanità è di 1.957 euro, tra le più basse d’Italia; inferiore alla media nazionale e, addirittura, anche a quella del Mezzogiorno”.

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