L’annuncio della riapertura della curva nord dello stadio Arechi Arechi di Salerno, dopo il sì in Prefettura, riscuote le critiche del governatore della regione Campania Vincenzo De Luca che non le manda a dire a Prefetto e Questore. Durante la consueta diretta social del venerdì, De Luca non fa riferimento alla notizia dell’inchiesta sulla smart card covid, ma attacca il governo Meloni sui mancati fondi del Pnrr.
“Per quello che ci riguarda come Regione – ha detto De Luca – faremo il nuovo stadio e ristruttureremo il Vestuti. A prescindere da tutto andremo avanti. Poi discuteremo tempi e modalità. Dovrei fare parecchie precisazioni sulle vicende di questi mesi e dedicare parecchi pensieri, qualcuno anche abbastanza pepato. Ma non voglio rompere questo clima di fratellanza e perdonanza, diciamo così, che si è creato. Ora bisogna mantenerlo ed esprimo la mia soddisfazione per il ravvedimento operoso di Questura, Prefettura e commissione di vigilanza che in questi mesi avevano avanza prescrizioni che sembravano adeguate alla guerra in Ucraina e non alle partite di pallone. Poco ci mancava che fra le prescrizioni ci mettessero pure le batterie antiearee. Ho visto – ha continuato il governatore – che alla fine tutto è diventato tenero e vago. Se vi ricordavate un po’ prima forse era meglio”.
“Alla ripresa dovrò dedicare pensieri attenti e di gratitudine a tutta una serie di soggetti che per adesso possono farsi le ferie in santa pace. C’è perfino un avvocato che voleva fare causa… alle farfalle. – ha aggiunto De Luca riferendosi alle azioni legali annunciati dagli avvocati della Salernitana relativamente alla possibilità di fare causa al Comune per inadempimento contrattuale – Perdonanza e solidarietà, due cose sono certe: gli interventi della Regione si fanno a prescindere e poi bisogna che tutti ricordino sempre che la dignità della città di Salerno non è in vendita. Questo dev’essere un mese di preghiera, espiazione, di ora et labora”.
“Davvero è buio fitto” ha detto De Luca riferendosi al ministro al Pnrr Raffaele Fitto, criticando le iniziative dell’esecutivo “che ci danno l’immagine di dilettanti allo sbaraglio”. “Quello che hanno potuto fare sul reddito di cittadinanza, su responsabilità in primo luogo dell’Inps, con l’invio di un sms che teneva dentro quelli che perdevano il reddito e famiglie di povera gente, è da dilettanti allo sbaraglio e irresponsabili”. Poi chiama in causa la terza rata del Pnrr: “Ad oggi non abbiamo visto un euro”.