“Ci sono stati alcuni episodi sgradevoli a Salerno in questi giorni, l’ultimo ha riguardato la presentazione del libro dell’onorevole Quagliariello: un atto di cafoneria di qualcuno che ha contestato il diritto del professore di presentare un suo libro. Chi si permette di bloccare la presentazione di un libro è un cafone, quel salernitano è un cafone doc, indegno di vivere in una città civile”. Lo dice il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo consueto appuntamento con la diretta Facebook del venerdì pomeriggio. Il governatore si riferisce allo spiacevole episodio che ha coinvolto l’ex ministro Gaetano Quagliariello che avrebbe dovuto presentare a Salerno il suo libro “Scusa papà ma tifo Napoli” storia autobiografica di un figlio tifoso azzurro che ‘confessa’ al genitore, sostenitore della Juventus, il suo amore per il Napoli. La presentazione del libro non è avvenuta a Salerno dopo l’intervento di un consigliere comunale di Forza Italia, Roberto Celano, che in un post sui social aveva definito l’evento come “assolutamente inopportuno” e capace di “essere percepito come una provocazione dai tifosi della Salernitana”. “Mi auguro che il comune di Salerno voglia invitare Quagliariello a presentare il suo libro” dice De Luca che poi rivolge un pensiero anche allo scrittore Maurizio De Giovanni, anche lui noto tifoso partenopeo e vittima “di un atto meschino di discriminazione e di polemiche” quando è stato invitato alla rassegna Salerno Letteratura. “Ma vi pare che con questi chiari di luna possiamo perdere tempo con stupidaggini? Solidarietà a chi subisce atti di discriminazione così come abbiamo dato solidarietà alla ministra Roccella che a Torino ha subito un atto di discriminazione da parte di un gruppo di squadristi che hanno avuto poi, incredibile a dirsi, la solidarietà dell’onorevole Schlein” ricorda il Presidente della Campania. “Noi – prosegue – siamo solidali con chi partecipa al dibattito delle idee, che si possono condividere o non condividere, ma impedire la presentazione di un libro è un atto di volgarità, di squadrismo e peggio ancora di cafoneria. Mi auguro – conclude De Luca – che finiamo con queste idiozie e che comprendiamo che abbiamo ben altri problemi dei quali interessarci”.