Pd, la Corte dei Conti verifica le spese del gruppo consiliare

di Andrea Pellegrino

Non è un bel momento per il Partito democratico campano. In attesa del possibile commissario che il Nazareno manderà per sistemare un po’ di cose all’interno dei dem campani, all’indomani anche delle dimissioni di Franco Roberti dalla commissione regionale per il congresso, il nuovo corso della Schlein pare che stia convincendo qualche altro grande elettore. Tra questi, si racconta che nelle ultime ore Mario Casillo, il mister preferenze del Partito democratico, sia sempre più vicino alle neo segretaria, abbandonando così l’area Bonaccini e quindi Vincenzo De Luca. D’altronde tra Casillo e De Luca nel corso del tempo c’è stato sempre un patto di desistenza, più che vera sintonia. Non è escluso neppure che Manfredi possa fare il grande passo sancendo definitivamente lo strappo con il governatore, attualmente comunque in essere ma non ufficializzato. Insomma l’area deluchiana inizia davvero a scricchiolare e potrebbe subire ulteriori scossoni nel caso in cui il figlio Piero dovesse perdere l’incarico di vice capogruppo alla Camera dei Deputati. Ipotesi, questa, sempre più plausibile, in considerazione dei movimenti romani e dell’indebolimento dell’area Bonaccini. All’incontro promosso dal presidente della Regione Emilia Romagna avrebbero disertato anche i campani Stefano Graziano e Pina Picierno. 

LE VERIFICHE

Non va meglio in Regione Campania, dove la Corte dei conti ha acceso i riflettori sulle attività del gruppo consiliare. Sotto osservazione dei giudici contabili il rendiconto scorso, con gli incarichi e le spese sostenute. Diverse le anomalie segnalate che dovranno essere sanate nei prossimi mesi. Molte riguardano gli incarichi affidati. Nel 2022, secondo il rendiconto sono stati affidati incarichi per 78mila euro circa, molti dei quali per la comunicazione dei consiglieri comunali. Con particolare riferimento al salernitano Franco Picarone sono state eccepite ulteriori anomalie rispetto all’incarico affidato alla sua collaboratrice. Si legge: «Dalla documentazione si evince, altresì, che parte delle attività poste in essere dall’incaricato non sia riferibile all’attività istituzionale del Gruppo  quanto piuttosto ad iniziative politiche esterne, poste in essere dal singolo Consigliere regionale, nel caso di esame dal Consigliere Francesco Picarone. I comunicati stampa riportati nei reports  si concentrano, in certi casi, prevalentemente sull’attività promozionale del singolo Consigliere senza che vi sia alcun collegamento con l’attività istituzionale del Gruppo all’interno del Consiglio regionale. Sembrerebbe, pertanto, che l’incarico de quo sia stato svolto in violazione del divieto di commistione tra risorse destinate al funzionamento dei gruppi e risorse a vario titolo riconducibili all’esercizio di attività politica esterna al Consiglio regionale». Da regolarizzare anche l’incarico che il gruppo regionale ha affidato all’avocato Giuseppe Annunziata per il periodo agosto – dicembre 2022 per la somma di oltre 9mila euro. «Tra le attività indicate nel contratto affidate all’avvocato – si legge – si rilevano alcune che sembrano rivestire un carattere di genericità oltre a configurarsi, per molte di esse, come ordinarie incombenze amministrative proprie del personale regionale a disposizione per le attività del Gruppo». 

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