Alternativa rompe con Italexit che strizza l’occhio a Casapound?

Paragone: “Altro che candidati fascisti, l’unico interesse di Alternativa era di ottenere posizioni in lista”

Il quadro di possibile accordo elettorale fra Alternativa e ItalExit in vista delle elezioni del 25 settembre 2022 è sciolto.

“Laddove c’era un consenso di fondo su una serie di importanti nomi da presentare come candidati, nella composizione in dettaglio delle liste presentata da ItalExit abbiamo riscontrato la presenza – anche in ruoli di capolista – di candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista” – si legge nella nota postata dal neonato partito degli ex 5 stelle. Non tarda ad arrivare la risposta del partito capitanato da Gianluigi Paragone che in un comunicato stampa risponde per le rime: “ItalExit voleva riunire intorno a un unico progetto le forze che in questi mesi si sono opposte al Green Pass, al vaccino obbligatorio e alle imposizioni sanitarie dei governi Conte e Draghi, senza discriminarne nessuna. Purtroppo, abbiamo dovuto prendere atto che l’unico interesse di Alternativa era di ottenere posizioni in lista e di usare ItalExit come un taxi per il Parlamento”.  Lo stesso Gianluigi Paragone in una diretta Facebook sulla pagina ufficiale di ItalExit commenta: “Il contributo di alternativa si inseriva nel progetto di ItalExit; stavano trattando con altri, non era andata bene con Rizzo, con noi avevano trovato un percorso di condivisione di una battaglia contro Draghi oltre che l’inserimento di una parte della struttura del lor partito nel nostro. L’idea della costruzione delle liste era l’idea di ritrovare quell’Italia che era ascesa in piazza, coloro che hanno preso le offese in piazza rivendicando i diritti senza guardare a destra o a sinistra, perché non c’è più – commenta il leader di ItalExit – Diego Fusaro ha ragione quando dice che strana bestia è questo racconto dell’antifascismo militante quando i veri fascisti sono di la! Avevamo puntato anche su Forciniti, su Cabras; non è che avete letto che Di Battista stava parlando con Conte per ritornare nel Movimento e quindi non eravate più convinti di stare qui?” Intanto oggi si sente in giro che ItalExit voglia chiudere un accordo con Casa Pound.  Le tartarughe, come Potere al popolo, sono i due soli partiti extraparlamentari che nel 2018 riuscirono a raccogliere le firme necessarie a presentarsi alle elezioni in tutti i collegi. Una situazione non male per Paragone che invece di firme ne deve raccogliere e non sarà un’operazione facile. A quanto pare l’ex giornalista di La7 ha offerto il posto di capolista nel Lazio a Carlotta Chiaraluce. Originaria di Ostia e, insieme a Luca Marsella, uno dei volti più noti di CasaPound.; staremo a vedere.

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