L’eterno strappo del centrodestra. Solo macerie dopo l’esperienza del 2009

di Andrea Pellegrino

L’ultima impresa ha portato Cirielli alla presidenza dell’amministrazione provinciale di Salerno. Poi una continua fibrillazione interna e le innumerevoli toppe. L’ultima débâcle in città, non è servita: ora un nuovo strappo dei Fdi in vista delle comunali

Lo scenario più o meno si ripete da tempo. Almeno da quando il centrodestra ha perso la guida dell’amministrazione provinciale di Salerno. Prima Cirielli, poi Iannone e, poi, praticamente la fine del centrodestra in città e in provincia. Probabilmente bisognerebbe partire da lì per arrivare poi ai giorni nostri e all’ultimo strappo consumatosi sotto i colpi dell’elezione del presi- dente della Repubblica che hanno avuto già ripercussioni immediate nel salernitano. La carta è stata calata da Fratelli d’Italia, prima con le dichiarazioni di Edmondo Cirielli, poi con la presentazione di un proprio candidato sindaco ad Agropoli, stoppando sul nascere le ambizioni dell’ex primo cittadino di Castellabate Costabile Spinelli pronto alla conquista del fortino di Franco Alfieri. Ancor prima però già da Cava de’ Tirreni era partito il primo segnale con la proposta, in largo anticipo, di Fabio Siani. Nulla di nuovo sotto il sole ma solo una conferma di ciò che esiste da anni sul territorio con il fuoco sempre acceso sotto la cenere nel braciere FI – Fdi. Solo pochi mesi fa l’ennesima sconfitta proprio nella città capoluogo, con la proposta di un candidato sindaco – attualmente scomparso dai radar politici e amministrativi – giunto terzo nella competizione elettorale. Una disfatta proseguita anche in seguito e negli stessi giorni dell’inchiesta giudiziaria che ha fatto tremare il Palazzo di Città in via Roma.

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