Emergenza fascista ad orologeria: CUI PRODEST; finirà dopo i ballottaggi?

Di Luigi Cerciello


Quei 209 miliardi devono fare veramente tanta gola alla sinistra che pur di non dividerne la gestione con la destra, sotto la regia di Mario Draghi, ha rispolverato il mai dimenticato mostro nero del fascismo. È indubbio che dall’avvicendamento alla segreteria del PD passata da Zingaretti ad Enrico letta, noto europeista, ci sia stato un deciso e costante aumento degli attacchi alla destra italiana. Si parte con le esternazioni del segretario in giacca cravatta e rolex con il pugno chiuso del Pd di chiaro stampo sinistro radical comunista per proseguire con le operazioni pre-elettorali della magistratura,  Luca Morisi per la Lega e Carlo Fidanza per FdI sono un esempio, finendo (per ora) con gli atti vandalici alla CGL di Roma che potevano tranquillamente esser evitati se il ministro dell’interno avesse fatto il suo dovere visto che pubblicamente ai microfoni il leader di Forza Nuova aveva annunciato ciò che a distanza di poco più di un’ora sarebbe successo. Piccolo appunto sulla magistratura: a Salerno scattano a distanza di una settimana dalla rielezione di sindaco e vecchia giunta. Indagati e arresti domiciliari per 29 persone coinvolte a vario titolo in brogli elettorali, appalti truccati e mazzette con la magistratura post elettorale che pone un serio problema all’insediamento del sindaco rieletto Vincenzo Napoli, anch’esso indagato. Questi accadimenti dovrebbero far riflettere e tanto. “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina” diceva un politico di razza, di quelli che oggi non esistono più, e se tanto da tanto sembrerebbe proprio che anche dietro alla mancanza di intervento nella vicenda romana ci possa essere un secondo fine pre-elettorale visto che la Capitale va al ballottaggio il prossimo fine settimana. Follia infine le dichiarazioni di questi pseudo dirigenti “….l’ambiguità che la pone inevitabilmente fuori dall’arco democratico e repubblicano”, ha scritto Provenzano vice segretario del PD di Letta su Twitter, che addirittura forzano e distorcano a tal punto le vicende che coinvolgono il centro destra da apparire ridicoli e paradossali a sé stessi.  Fuori dal ben dell’intelletto per chiunque pensare o credere che il primo partito di centro destra, FdI, possa essere accostato ad un partito estremista e chiederne lo scioglimento, se non sono questi e quelli descritti sopra metodi fascisti stalinisti ditemi allora cosa lo è.

Certo è che agitare il feticcio del fascismo, con una stampa ed informazione sempre pronta a dare addosso e sbatterlo in prima pagina (quello rosso invece?)  torna sempre utile in particolare quando ci sono tanti soldi in gioco e non si vuole avere competitors.

Poi in finale come sempre ci sono gli imbecilli, quelli non mancano mai, in particolare a destra, che malati di protagonismo fanno solo guai e si tirano dietro tutti. Sembrano quasi pagati apposta dalla sinistra: chissà!

 Il diritto di opinione sancito dall’art.11 della Costituzione vale solo con i centri sociali che mettono puntualmente a ferro e fuoco le grandi città ogni volta che ne hanno occasione (non dimenticando mai di passare per strada per le banche e assaltare i bancomat, un po’ di contante fa sempre comodo).
Democrazia vuole che vengano puniti i responsabili non già un intero movimento politico solo perché avverso alla vulgata dominante di color rosso o peggio coinvolgere gli avversari politici per metterli al bando.
ma si sa “E soldi fanno venì ‘a vista pur a ‘e cecate” e qui stavolta si parla di cifre mai viste prima d’ora.



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