di Cinzia Forcellino
Un nuovo anno senza la festa patronale di San Pietro a Cetara. Sembrerebbe un evento da poco, tenendo conto, purtroppo, delle varie limitazioni e restrizioni a cui siamo stati abituati in questo ultimo anno e mezzo. Invece a Cetara la comunità si è stretta ai ricordi e alle varie tradizioni per rivivere, almeno per un po’, la normalità che le è stata tolta d’improvviso. Così, nel borgo marinaro – dove l’attività di pescatori resiste ancora per reddito e lavoro – questo 29 giugno, ancora senza processione né festeggiamenti, arriva come un colpo al cuore.
Ai vari tavoli dei bar si vedono e si sentono i video ripostati sui social di qualche anno fa, mentre nei giardini comunali si discute su quanto sia strano non respirare l’aria di festa di questa giornata. E tra chi tenta di ricordare l’ultimo anno in cui fu annullata la processione della statua del Santo per le vie del paese e chi va indietro con i ricordi soltanto a qualche anno fa, si fa mezzogiorno.
Campane a festa e qualche fuoco di rito sparato dalla Torre Vicereale rompono gli indugi: il paese è comunque in festa, come già era stato anticipato dalle note della banda di Bracigliano, scelta per suonare – sin dalla mattina – le musiche più suggestive e i canti ecclesiastici, fino all’esecuzione della marcia di Mosè di Rossini che, a Cetara, viene accostata sempre all’uscita del Santo e alla famigerata corsa per le scale della chiesa patronale.
Seppur questa parvenza di normalità abbia paventato la possibilità di ottenere un ‘liberi tutti’ e un ritorno alla festività come negli anni precedenti, a conti fatti non è stato così. Nessuna luce a illuminare le strade del paese né bancarelle a vendere cibo e giocattoli. La preoccupazione per il Covid è ancora troppo alta e il primo cittadino ha tenuto a ribadire il suo pensiero.
«Anche quest’anno non si terranno le celebrazioni per la festa patronale del nostro San Pietro. A causa della pandemia, infatti, siamo al secondo anno di limitazioni e restrizioni per evitare assembramenti, ma quest’anno abbiamo pensato di allietare tutti con piccoli accorgimenti. Inoltre, da ieri, in tutta Italia è scattata la “zona bianca”, in concomitanza con la vigilia della festa patronale. Questo però non significa che possiamo rompere le barriere. Anzi, a tal proposito ci tengo a precisare che non ci saranno processioni per le vie del paese né tanto meno i fuochi pirotecnici allo scoccare della mezzanotte. Il mio invito a rispettare le regole è sempre valido, con l’augurio che questo sia definitivamente l’ultimo anno di limitazioni e rinunce.», ha dichiarato Della Monica.
Restano, invece, programmate la Santa Messa in diversi orari per consentire a tutti di omaggiare il Santo patrono.
Le decisioni del primo cittadino, che sposano le linee guida nazionali e regionali, non sembrano essere bastate ai cetaresi che, molto devoti a San Pietro, speravano in deleghe speciali o in “festività riservate”.
Nessun sconto da parte del sindaco che rimanda al prossimo anno l’appuntamento, con la speranza che sia una festa per un nuovo inizio.