Ali: “La giustizia amministrativa nell’ex tribunale. Al Tar un museo”

di Sabrina Gambaro

L’utilizzo della sede dell’ex Tribunale salernitano, edificio di grande importanza storica, artistica e culturale per le sue antiche radici, è oggi largamente dibattuto. Attualmente sembra che i piani alti del palazzo potrebbero diventare nuovi appartamenti di lusso, mentre i piani inferiori potrebbero ospitare la sede del Giudice di Pace e della Segreterie di servizio.

L’eventuale smembramento dell’unitarietà di utilizzo che ne conseguirebbe ha portato il Gruppo Civico “Ali per la Città” a scrivere una lettera aperta per mettere in luce quanto questa decisione “inquinerebbe l’identità dell’edificio e porterebbe grave danno all’immagine e alla funzionalità della Giustizia”.

Infatti, il Gruppo evidenzia che l’immobile è ricompreso tra i beni demaniali sottoposti a vincolo storico/artistico, come la struttura di Largo San Tommaso d’Aquino, già Convento di Santa Maria della Mercede e oggi utilizzata dal Tribunale Amministrativo Regionale e dal Tribunale dei Minorenni.

Pertanto, la sua proposta sarebbe quella di “un’operazione di scambio che consentirebbe ai due importanti Uffici Giudiziari di stabilirsi nei locali del Tribunale” dando agli uffici una posizione più favorevole, centrale e vicina alla Ferrovia e al nuovo Palazzo di Giustizia. Così facendo si confermerebbe sia l’uso pubblico dei grandi saloni per manifestazioni di rappresentanza e sia la permanenza degli Organi della Professione Forense.

Inoltre, in questo modo, l’immobile “Largo San Tommaso d’Aquino” sarebbe liberato da presenze non adeguate ai luoghi storici circostanti, tra cui il Duomo, e la struttura Conventuale potrebbe diventare sede di una Biblioteca affiancata dal MUSA (Museo Urbano Salernitano), per esporre memorie archeologiche, storiche e documentali non ancora esposte al pubblico.

Progetto che creerebbe un luogo di stimolo per le menti dei giovani e degli studiosi, di cui la Città è carente, oltre ad incentivare il turismo artistico sul territorio.

I destinatari della lettera sono: il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, la “Soprintendente ABAP Salerno”, il Ministro della Giustizia, il Ministro delle Finanze, il direttore “dell’Agenzia del Demanio”, il “Presidente del Tribunale” di Salerno, al Presidente del TAR di Salerno e al Presidente del “Consiglio dell’Ordine degli Avvocati” di Salerno.

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