La crisi a Palazzo: per la prima volta la maggioranza perde pezzi e non ne conquista

di Andrea Pellegrino

Il dato politico è incontrovertibile: per la prima volta la maggioranza a Palazzo di Città (dai tempi di De Luca) perde pezzi e non ne recupera. Questo il primo dato che emerge a pochi mesi dalle elezioni amministrative nella città capoluogo, fortino del governatore Vincenzo De Luca. Domani mattina (ultimo Consiglio comunale del 2020), Enzo Napoli, perderà sette suoi consiglieri comunali: cinque politicizzati, appartenenti ai gruppi di Azione di Calenda e di Italia Viva di Renzi e due ‘civici’, di cui uno di estrazione verde (Peppe Ventura) e l’altro più moderato (Pietro Stasi). Quest’ultimo ha già aderito ad un nuovo progetto politico, quello di Michele Sarno che ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco e la sua coalizione. Gli altri sei, quasi certamente, cammineranno insieme verso la costruzione di una coalizione più ampia che va al di là delle sigle dei partiti e delle appartenenze politiche. E’ la grande coalizione che dovrebbe raggruppare diverse componenti, associazioni, mondo delle professioni e aree partiche, per lanciare una vera sfida alla corazzata (oramai un pò ammaccata) deluchiana che in città dovrebbe confermare Enzo Napoli.

Ai sette, neo oppositori, si aggiungono ai sei dell’opposizione storica. La nuova opposizione, salvo imprevisti, dovrebbe quindi esprimere 13 voti contrari agli strumenti finanziari che saranno al vaglio della seduta consiliare. Non determinanti per compromettere la tenuta del governo cittadino ma sicuramente preoccupanti (politicamnete parlando) per la nuova costruzione della maggioranza che per la prima volta, dopo un ventennio di guida, ne esce fortemente ridimensionata.

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