Dal 1 al 30 settembre è possibile presentare la modulistica per accedere al bonus Investimenti pubblicitari. Scopriamo insieme chi può accedere a questi vantaggi e in cosa consistono.
Per finanziare gli investimenti pubblicitari via stampa, radio e TV, il Decreto Cura Italia e il successivo Decreto Rilancio hanno istituito il Bonus Investimenti Pubblicitari.
In cosa consiste il vantaggio
Anche in questo caso il bonus Investimenti Pubblicitari avrà la formula del credito di imposta calcolibile fino al 50 % del reddito investito in spazi Radio, TV e carta stampata.
Il credito sarà utilizzabile in compensazione mediante il modello F24.
L’agevolazione è concessa nei limiti del Regolamento De Minimis.
A chi è rivolto il vantaggio?
Il bonus investimenti Pubblicitari sarà rivolto a:
- Imprese (piccole e grandi)
- Lavoratori autonomi
- Enti non commerciali
Gli investimenti devono essere effettuati su giornali ed emittenti che fanno capo a imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale, ovvero presso il ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione) e dotate in ogni caso della figura del direttore responsabile.
Cosa può e non può finanziare il bonus :
- SI a campagne pubblicitarie sulla stampa, quotidiana e periodica – anche on line!
- SI a campagne pubblicitarie sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali analogiche o digitali non partecipate dallo Stato.
- NO a Inserzioni pubblicitarie sui motori di ricerca e sui social.
- NO a Televendite , servizi di pronostici , giochi e scommesse.
- NO a Spese accessorie e costi di intermediazione
Per richiedere lo sgravio occorre presentare i seguenti documenti
– Visura
– Preventivi
– Contratti
– Fatture
Lo Studio Leonardi resta a disposizione per agevolare i richiedenti nella compilazione della richiesta.
Per info scrivi a d.leonardi@ucapital.it