di Andrea Pellegrino
Luigi de Magistris lancia il quarto polo, strizza l’occhio ai Cinque Stelle e rilancia la sfida a Vincenzo De Luca. Pare che voglia fare sul serio il primo cittadino partenopeo che oggi ha lanciato il suo fronte popolare e democratico all’assemblea #Oltreledisuguaglianze al teatro Italia a Roma.
Ieri, invece, l’occhiolino ai Cinque Stelle con la proposta di accordo in vista delle prossime Regionali che, però, ha incassato un primo stop da Roberto Fico. Insomma, ormai i dubbi sono minimi rispetto alla nuova prospettiva che immagina Luigi de Magistris dopo la guida di Palazzo San Giacomo.
Test elettorale alle Europee di maggio, poi dritti verso Palazzo Santa Lucia dove lo scontro con Vincenzo De Luca è sempre più intenso. A Salerno, dal palco del teatro Verdi, il governatore – proprio questa mattina – ha utilizzato le solite parole dure nei confronti del suo possibile sfidante: «Napoli è la città peggio amministrata d’Italia». De Magistris dalla sua, da tempo stigmatizza l’atteggiamento (e l’amministrazione) regionale targata De Luca. Lo ha fatto la settimana scorsa a Cava de’ Tirreni, durante l’apertura dell’agora DeMa (che conta due consiglieri comunali metelliani ed uno a Salerno città), parlando delle Luci d’Artista: «A Napoli? Facciamo noi, non abbiamo mai goduto delle milionate che De Luca manda a Salerno». E siamo solo all’inizio di quella che si prospetta la più lunga campagna elettorale dell’ultimo periodo.
E se DeMa prepara il quarto polo e attende i Cinque Stelle, De Luca dovrà sperare nella vittoria congressuale di Marco Minniti per assicurarsi una ricandidatura tranquilla con tanto di simbolo del Pd. Se, così come confermano gli ultimi sondaggi, la guida del Partito democratico dovesse andare a Zingaretti, l’attuale governatore sarà costretto a rafforzare il progetto civico di Campania Libera, che potrebbe misurarsi, a quanto pare, già alle prossime elezioni provinciali di gennaio a Salerno. Per De Luca, inoltre, ci sarebbe sempre il piano B: il ritorno alla guida del Comune.