Guarini si dimette da Italexit “Salerno mai stata presa in considerazione”

Continua il record di Italexit nel finire ancor prima di cominciare. A dimettersi oggi è il coordinatore provinciale di Salerno Cesare Guarini che aveva paventato questa decisione già all’indomani delle candidature del partito calate dall’alto non rispettando alcun nome scelto dal provinciale salernitano e dal regionale. Queste le sue parole:

“Le recenti vicende politiche che hanno visto l’esclusione dei candidati Salernitani, e non solo, dalla partecipazione alle prossime elezioni Politiche sono uno dei punti dolenti che hanno determinato la volontà dello scrivente, ferma ed irrevocabile, di rassegnare le dimissioni al Partito.

La sopradetta decisione di esclusione dei candidati Salernitani, effettuata da parte dei vertici Nazionali, malgrado consapevole delle difficoltà con le quali il Partito è stato costretto ad affrontare frettolosamente la competizione elettorale, previo l’aggravio della raccolta firme, non trova alcuna giustificazione fondata, ancor più che i candidati, proposti dallo scrivente, erano dotati di elevate competenze Politiche relazionali ed organizzative.

 Oltremodo i suddetti candidati risultavano essere eccezionalmente determinati alle politiche di salvaguardia del territorio, tant’è che nel trentennio di mal governo delle amministrazioni sotto il controllo del già Sindaco di Salerno Sig. Vincenzo De Luca, oggi presidente della Regione Campania, risultavano essere tra i maggiori attivisti indipendenti, facenti parte ad Italexit, in opposizione al sistema clientelare messo in piedi da quello che è oggi considerato dalla comunità politica Nazionale tra i maggiori esponenti piddini.   

L’entusiasmo dei candidati, si era acceso sin dalla prima visita a Salerno del Senatore Paragone, che mostrò subito il suo personale disappunto delle opere cementizie e dei fabbricati  (Piazza della Libertà e Crescent) realizzate dall’amministrazione De Luca” aventi un notevole impatto ambientale in termini di rischio idrogeologico derivanti dalla deviazione del torrente Fusandola (e non solo), in termini meramente Paesaggistici in quanto l’opera risultava e risulta completamente avulsa al contesto naturale e costruttivo,  visivamente impattante ed economicamente deficitaria per la cittadinanza e solo a beneficio del privato privilegiato.

Di contro i candidati effettivi, imposti dai vertici Nazionali, risultano completamente estranei al territorio ed in taluni casi diametralmente opposti al Progetto Politico proposto dal Partito.

Come ben noto agli esponenti del Partito, facenti parte del Direttivo Nazionale, il mio accesso alla “politica” è spinto da una forte volontà di salvaguardare gli interessi pubblici locali e nazionali. Le competenze acquisite dallo scrivente in più di 25 anni di attività, prima come Tecnico libero Professionista, poi come Manager Aziendale ed infine come organizzatore Politico, sono state rese a completa disposizione di codesto spettabile Partito in virtù di una logica di partecipazione democratica e di valorizzazione dirigenziale. Elementi per i quali ho avuto sufficientemente modo di constatare non essere presi assolutamente in considerazione, soprattutto durante la strutturazione del progetto nella fase della competizione elettorale nazionale, dove ho dovuto, mio malgrado, prendere atto dell’esautoramento del ruolo esercitato da soggetti completamente sconosciuti ed estranei, ma voluti dai vertici nazionali senza che ne sia stata data alcuna plausibile spiegazione.

Non posso negare l’importante esperienza formativa di questi quasi tre anni con Italexit sin dal nascituro Movimento Politico oggi divenuto un vero e proprio Partito riconosciuto a livello Nazionale.

Tale percorso personale però ha necessità di continuare, proprio al fine di esprimere quella necessità di salvaguardia degli interessi pubblici nazionali e locali che ad oggi nella Città di Salerno trovano unico e genuino riscontro, attraverso le azioni intraprese dal Consigliere Roberto Celano, esponente storico di Forza Italia, premiato e valorizzato dal Partito meritatamente con la nomina di Dirigente Regionale, per tale motivo mi corre l’obbligo, verso chi aveva riposto fiducia nella mia persona, sostenere la campagna elettorale della forza politica che rappresenta l’amico Roberto Celano, riservandomi una eventuale successiva adesione al Partito.             

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