di Mirko Cantarella
Ormai divenuta tradizionale la presenza sul territorio salernitano del movimento “No Green Pass”, nato spontaneamente con l’obiettivo di sensibilizzare e informare i cittadini italiani sul reale abuso che il Governo sta attuando con l’uso del cosiddetto certificato verde attraverso una protesta pacifica e per certi versi anche culturale. Questa volta il Movimento ha raddoppiato la sua presenza in città attraverso due incontri, il primo a Piazza Portanova ed il secondo a Piazza Caduti di Brescia in zona Pastena. Molti gli intervenuti nonostante le condizioni meteo sfavorevoli e la contemporanea partita di calcio Lazio – Salernitana in programma alle 18, stesso orario del consueto appuntamento del sabato. Proprio in quest’ultima piazza si è dato voce alla vera Scienza e alla informazione corretta e non censurata, come gli stessi manifestanti hanno tenuto a precisare.
Le citazioni che si sono alternate riguardano personaggi come Agamben, uno dei più illustri filosofi italiani, che ha sottolineato come l’attuale Governo, con un decreto legge n. 44/2021, si è esentato da ogni responsabilità per i danni prodotti da vaccino e si è sollevato dalla condanna penale per omicidio e lesioni colpose, in quanto consapevole di applicare un protocollo sperimentale ma allo stesso tempo adotta un escamotage criminale, il Green Pass, per costringere i cittadini a vaccinarsi, pena l’esclusione dalla vita sociale e ancor peggio lavorativa.
“Come può uno Stato accusare di irresponsabilità i cittadini che rifiutano di sottoporsi a questo protocollo sanitario quando lo stesso Stato, per primo, declina formalmente ogni responsabilità rispetto alle conseguenze dell’inoculazione”, questa la frase grassettata dai manifestanti – “Siamo di fronte ad una mostruosa contraddizione giuridica che ci conduce a riflettere sulla vera natura di questo protocollo che di sanitario non ha nulla”.
Agamben sostiene nel merito che il vaccino non è altro che il mezzo per costringere la gente ad avere un Green Pass, ossia un dispositivo di controllo digitale senza precedenti. Pensiero questo che da solo basterebbe a giustificare l’accanimento del Governo a raggiungere “l’immunità di gregge” con il 100% della popolazione.
I sostenitori presenti in piazza sottolineano che a questo punto si delinea, così, il disegno contorto di una nuova società antidemocratica ed anticostituzionale. E non è un caso che il Green Pass è gestito dal Ministero delle Finanze e non dal Ministero della Sanità.
Fondamentale anche il riferimento ad un intervento del prof. Cosentino che ha illustrato recentemente uno studio condotto ad Oxford improntato sull’inefficacia della vaccinazione e sulle modalità di contagio, spiegando come sia assente ogni base scientifica e sanitaria che giustifichi l’adozione del Green Pass e l’estensione di questo strumento coercitivo ai luoghi di lavoro.
Il Green Pass è solo uno strumento ricattatorio per indurre le persone a vaccinarsi, contro ogni Libertà di Scelta informata. Non potevano mancare i riferimenti alle contraddizioni espresse dalle ormai famose star da salotto televisivo come il dottor Crisanti e il dottor Bassetti.
Crisanti, in un momento di lucidità, dichiara in un’intervista che il Governo e il CTS hanno mentito sulla natura del GreenPass perché non tutela nessuno semplicemente perché non ha basi scientifiche e trattasi solo di uno strumento di natura politica.
Bassetti invece, preso da orgoglio nazionale, non ci sta al confronto con gli altri paesi europei e spiega che il conteggio dei morti per Covid, degli intubati o infettati è completamente sbagliato in quanto venivano registrati per Covid anche chi al momento era deceduto per altre patologie.
Quindi tutto ciò che è accaduto da Marzo 2020 in avanti, faceva parte di un piano ben orchestrato.
Per quanto riguarda la vaccinazione indotta nei giovani e ancor di più nei bambini, il dottor Di Bella, in una intervista, è stato molto chiaro, ha definito la vaccinazione nei bambini un atto criminale.
Una serata piena di contenuti che ha sicuramente risvegliato altre coscienze a giudicare dai loro volti attoniti.