Salerno, terzo giorno di porte sbarrate: a Palazzo si aggira Bonavitacola

Niente da fare. Porte sbarrate anche oggi al Comune di Salerno per i giornalisti che da martedì mattina non hanno accesso ai piani della casa municipale. Prosegue, nel frattempo, anche il sit-in sotto i portici da parte dei dipendenti delle coop finite al centro dell’inchiesta sugli appalti truccati che ha fatto tremare il Palazzo, in cui si aggira, da questa mattina, il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola. I lavoratori chiedono un incontro al sindaco Napoli che sembra sparito nel nulla. L’ultima apparizione, ieri sera, durante la puntata andata in onda su La7, intercettato dai giornalisti di “Non è L’Arena” prima di sbarrare le porte del comune ai cronisti, mentre si insediava la prima giunta tecnico-politica.
L’aria si fa sempre più tesa, per il terzo giorno consecutivo Palazzo Guerra è sotto assedio. Ma da chi? Giornalisti e lavoratori sono in attesa di una risposta, di qualcuno che dica qualcosa in questi giorni di caos in cui Salerno città è piombata dopo le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre.
Intanto, al Seggio 1 si procede con il riconteggio dei voti che sarebbero di più, in 30 sezioni su 152 (per ora), rispetto al numero di votanti nei seggi in cui risulterebbero delle ‘anomalie’ dai verbali in corso di verifica. Il caso nel caso verrebbe da dire. Il ministro dell’Interno Lamorgese, sollecitato sui fatti di Salerno, ha scritto al Prefetto Russo: si attende la relazione che sarà trasmessa – fonti dicono già lunedì prossimo – a Roma.

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