Salerno: negozi in agonia, chiuse 1000 attività, preoccupazione del Movimento Partite Iva Campania: “No al terzo mandato di De Luca”

Sono dati allarmanti quelli lanciati dal presidente di Confesercenti Esposito e denunciati sul quotidiano “Il Mattino”. «Chiudono mille tra attività legate al commercio tradizionale e pubblici esercizi e ne aprono poche di più. Il problema è che gli esercizi storici muoiono e difficilmente saranno rimpiazzati dalla stessa tipologia di attività» – queste le parole di Raffaele Esposito commentando i dati diffusi da Istat sul commercio al dettaglio di dicembre e che rileva inoltre che nel commercio si sono perse 15mila attività in Italia nel 2022. Esposito, come riporta Il mattino, sostiene che «è una lenta e drammatica situazione socioeconomica che volge al peggio e che, puntualmente, stiamo raccontando da mesi». Confesercenti nazionale avverte che il 2023 rischia di diventare, nel triennio post pandemia, l’anno con il peggiore risultato della spesa domestica. E la frenata della ripresa dei consumi sta incidendo pesantemente nel comparto del commercio, in particolare in settori quali l’abbigliamento-tessuti e calzature, con oltre 2mila imprese sul territorio nazionale che hanno chiuso per sempre i battenti (circa il 4% in meno); mentre nel commercio su aree pubbliche la discesa è inarrestabile, con una stima di perdita di quasi 5mila imprese (circa il 3%). Nel complesso, una perdita complessiva, in Italia, di oltre 15mila attività solo nel 2022 (il 2%).

Non nasconde la sua preoccupazione il Movimento delle Partite Iva Campania e del suo esponente Salvatore Caraviello che boccia la politica nazionale e specialmente regionale: “Arrestare questa emorragia è la nostra priorità. Le politiche nazionali e regionali si sono dimostrate ampiamente fallimentari! Ritornare al voto è un imperativo. Ribadiamo il nostro NO fermo al terzo mandato di Vincenzo De Luca in Campania”.