“Le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua si abbattono su un territorio reso fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con più di nove comuni su dieci a rischio per frane o alluvioni”. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai fenomeni di dissesto idrogeologico provocati dalle forti precipitazioni in costiera Amalfitana e nel Cilento. Sono infatti saliti a 7275 i Comuni – sottolinea la Coldiretti – con parte del territorio in pericolo di dissesto idrogeologico, il 91,3% del totale ma la percentuale sale al 93% in Campania dove la provincia di Salerno si classifica come una delle più a rischio a livello nazionale. Il risultato è che – continua la Coldiretti – sono 7 milioni gli italiani che vivono in aree a rischio frane, alluvioni ed esondazioni di fiumi in una situazione di incertezza determinata dall’andamento meteorologico che condiziona la vita e il lavoro. A questa situazione non è certamente estraneo il fatto che il territorio è stato reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono che negli ultimi 25 anni ha fatto sparire oltre un quarto della terra coltivata (-28%) con la superficie agricola utilizzabile in Italia che si è ridotta ad appena 12,8 milioni di ettari.
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