Il continuo degrado di Salerno: il lungomare ostaggio tra rifiuti, insicurezza e abbandono notturno

Il Lungomare Trieste, vera e propria cartolina della città, sta vivendo una spirale discendente di degrado che genera profonda amarezza e rabbia che sembra non avere sosta. Al calar del sole, specialmente nei fine settimana, il luogo simbolo di Salerno si trasforma in uno scenario desolante e, peggio ancora, insicuro. L’immagine che si presenta è quella di un’area devastata: le panchine e la pavimentazione vengono sistematicamente ridotte a una discarica a cielo aperto, invase da bottiglie vuote, cartoni unti e ogni sorta di rifiuto. Un’onta che ferisce l’orgoglio dei salernitani e offende lo sguardo di qualsiasi turista. Il problema affonda le radici in una duplice, micidiale combinazione: da un lato, l’inciviltà sfrontata di una parte di frequentatori che, in spregio al bene comune, tratta lo spazio pubblico come un immenso cestino personale; dall’altro, la mancanza di risposte adeguate da parte delle istituzioni. Molti cittadini lamentano, infatti, l’insufficienza di contenitori per la spazzatura lungo l’intero percorso, rendendo “facile” l’abbandono, sebbene mai giustificabile. Ma questa lamentela negli ultimi mesi è di tutta la città dove ogni giorno, come uno dei migliori spettacoli del mago Oudinì, spariscono nel nulla i contenitori pubblici della spazzatura. A questo si aggiunge la crescente e preoccupante questione della sicurezza. Nelle ore notturne, il Lungomare e le aree limitrofe del centro diventano teatro di bivacchi incontrollati e di episodi di microcriminalità. La presenza costante e indisturbata di persone, spesso stranieri, che stazionano sulle panchine in zone ben definite, dormono o bevono senza alcun freno, genera un palpabile senso di insicurezza e contribuisce in modo massiccio al degrado igienico e urbano con conseguente paura da parte specialmente di giovani ragazze. L’impressione è che, al calare del buio, i controlli assidui e le pattuglie di Polizia Municipale e Forze dell’Ordine si facciano fantasma, lasciando di fatto Salerno in uno stato di “terra di nessuno”. Questa situazione ha esasperato non solo i residenti, che denunciano a volte schiamazzi, odori nauseabondi, litigi e dunque l’impossibilità di godere serenamente della propria città, ma anche gli esercenti e dipendenti delle attività di ristorazione e food. “È un danno d’immagine enorme per la nostra attività e per Salerno”, spiegano con amarezza. “Investiamo, teniamo pulito, e poi puntualmente ci troviamo a vedere un continuo degrado.” Servirebbero controlli notturni più severi e costanti e un potenziamento immediato dell’igiene urbana. Salerno non può sacrificare il suo biglietto da visita sull’altare dell’inciviltà e dell’assenza di vigilanza.

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