Sono stanca e indignata di fronte all’ennesimo spettacolo di superficialità e arroganza mostrato da questa amministrazione comunale. La seduta del 20 settembre ha dimostrato ancora una volta come chi governa Salerno sia lontano anni luce dai bisogni della cittadinanza, incapace di ascoltare e di aprirsi al confronto. Un’amministrazione incapace, antidemocratica, che ignora volutamente le voci di dissenso anche all’interno della sua stessa maggioranza.
Ho evidenziato un errore grave nella procedura seguita per concedere il permesso a costruire in deroga alla ASL di Salerno – Dipartimento Salute Mentale, una violazione importante della normativa che rischia di inficiare l’efficacia dell’atto consiliare.
Abbiamo chiesto al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale di prenderne atto, offrendo il rimedio giuridico e tutta la disponibilità dell’opposizione di sostenere il progetto, se fosse stata rispettata la legge.
La risposta che è giunta lascia atterriti, perché non disconosce l’errore, ma si rifiuta di accettare che sia l’opposizione a segnalarlo.
La tracotanza di un’amministrazione che sceglie con consapevolezza di mettere a rischio la realizzazione di un’opera pubblica necessaria, che va a tutela del diritto alla salute di tantə giovani della nostra Regione, solo per non fare un passo indietro perché a farlo notare è una consigliera di minoranza.
Vergogna!
A questo si aggiunge l’astensione di alcuni consiglieri di maggioranza su provvedimenti finanziari fondamentali come la variazione di bilancio 2024-2026 e l’approvazione del bilancio consolidato 2023. Bilanci che sollevano gravi dubbi sulla loro trasparenza, rischiando di trascinare Salerno in una spirale di debiti da cui sarà difficile uscire. Possiamo davvero fidarci di una giunta che non sa gestire i conti del Comune e preferisce nascondere i problemi piuttosto che affrontarli con serietà?
In questo contesto, emerge anche la questione delle progressioni verticali della polizia municipale, ormai alla settima modifica. La mancanza di un documento meritocratico e non assertivo denota l’incapacità di gestire il personale in modo equo e trasparente. Il vero problema è che la polizia municipale di Salerno ha una caserma inadeguata, un organico ridottissimo e un personale spesso avanti con l’età. Come più volte denunciato da Angelo Rispoli, è fondamentale dare ai lavoratori e alle lavoratrici della polizia municipale il rispetto che meritano, affinché possano svolgere il loro lavoro in condizioni dignitose. Solo così si potrà riacquistare la fiducia dei cittadini nella divisa e nelle istituzioni.
“La verità è sempre rivoluzionaria,” diceva Antonio Gramsci, ed è proprio questa verità che spaventa la maggioranza Napoli: la verità di una città allo sbando, di una comunità che non trova risposte né soluzioni, di un bilancio che non offre prospettive future ma solo altri sacrifici per i cittadini.
Non dimentichiamo che questa giunta ha già dimostrato più volte la sua inadeguatezza e pericolosità. L’Assessora Avossa e Polverino, insieme al resto della giunta, hanno collezionato errori clamorosi, mettendo a rischio l’integrità del Comune. Errori che sono costati caro a Salerno e che continuano a gravare sulla collettività.
Nel frattempo, la città è ferma: il sottopassaggio tra via Torrione e via Mobilio resta chiuso, nonostante le richieste continue dei cittadini, le strutture sportive sono in degrado mentre il Comune non recupera crediti per centinaia di migliaia di euro dovuti da società che utilizzano impianti pubblici senza pagare. Il patrimonio culturale viene abbandonato, come nel caso del Museo Papi, chiuso e lasciato all’incuria nonostante i fondi pubblici stanziati. Tutto questo dimostra che Salerno è in mano a chi non sa governare e non ha alcuna visione per il futuro della città.
“Libertà è partecipazione,” diceva Giorgio Gaber. Ma dov’è la libertà in una maggioranza che impone il silenzio e pretende obbedienza cieca dai suoi consiglieri? L’astensione di alcuni consiglieri di maggioranza dimostra che all’interno della giunta esistono malumori, ma questi segnali vengono immediatamente soffocati in un sistema di potere che non tollera dissensi né pensieri autonomi.
La verità è che questa maggioranza non è né progressista né socialista né di sinistra. Non c’è nulla di democratico nel modo in cui questa giunta governa Salerno. Non c’è nulla di rivoluzionario nell’imporre il silenzio e ignorare le esigenze dei cittadinə. Dove sono i valori della sinistra? Dove sono la giustizia sociale e l’uguaglianza che dovrebbero essere al centro di ogni decisione politica?
Ogni giorno vediamo i segni di un’amministrazione allo sbando: la cementificazione selvaggia, il verde urbano trascurato, la sicurezza assente. La giunta continua a non dare risposte su temi fondamentali, come la gestione del patrimonio culturale e la manutenzione delle strutture sportive. Anni di immobilismo, anni di mancanza di risposte, e tutto ciò per mano di una maggioranza che non è più in grado di governare.
È tempo di un cambiamento radicale, di ridare potere a chi veramente ha a cuore il futuro di Salerno e di chi la vive. Come disse Pietro Ingrao, “La politica non è un fine, ma un mezzo per raggiungere un mondo migliore.” E quel mondo migliore non arriverà finché questa giunta continuerà a distruggere il nostro presente e futuro.
Salerno merita di più. La nostra città merita una guida capace, democratica e realmente attenta ai bisogni della comunità. È ora di riprendere in mano il destino di Salerno e costruire insieme un futuro migliore.*