di Rossella Graziuso
Un viaggio rappresenta la scoperta di nuovi mondi ma spesso diventa un mezzo per confrontarci con noi stessi. Tutti conoscono la storia di Franco e Andrea viaggiatori inseparabili. Andrea affetto da spettro autistico e suo padre Franco che da sempre lo porta in giro per il mondo: nel 2023 in India in moto contro l’autismo e ancora prima in Sud America. Il loro itinerario dell’anima è diventato un film che fa riflettere e commuove anche i più duri di cuore.
Stamane anche Lucio Cammarota, il papà “cammino”, noto per i suoi viaggi di fede e di speranza, ha lasciato Salerno per intraprendere una nuova avventura. Questa volta però non sarà solo. Ad accompagnarlo c’è suo figlio Rosario, sedici anni, anche lui affetto dallo spettro autistico, pronto a condividere con il suo “mito” l’avventura più adrenalinica della sua vita.
Lucio e Rosario si guardano con tenerezza. Il loro è un legame indissolubile che trova nuova forza attraverso il cammino di Santiago. Il viaggio diventa così la sintonia della loro comunicazione che va oltre il linguaggio fisico e verbale.
“Ho vissuto questi ultimi mesi immaginando come sarebbe stato viaggiare con mio figlio, osservarlo, catturare gli attimi più intensi che questo cammino ci riserverà” – ha dichiarato Lucio visibilmente emozionato. “Da questo percorso mi aspetto grandi cose: sono certo che Rosario mi farà tante domande perché affascinato dai luoghi che visiteremo e sono sicuro di regalargli una delle emozioni più importanti della sua vita. Insieme ce la faremo e torneremo a Salerno più uniti che mai”.
L’autismo è accettazione e consapevolezza. L’autismo è inclusione, aggregazione, sensibilità intuitiva. L’autismo è un modo fatto di scoperte come il viaggio di un padre e di un figlio che, mano nella mano, occhi negli occhi, arriveranno a Finisterre, il “confine della terra”, il punto zero. Quello sarà per loro un nuovo inizio e per Rosario il punto di partenza per vedere il mondo con occhi diversi, perché oltre la disabilità c’è la forza dell’amore capace di abbattere ogni barriera.
Non ci resta che augurare loro buon viaggio.