Di Luigi Cerciello

Il capitalismo europeo, disunito a tutti i costi nell’universo fantascientifico di Star Trek gli olandesi molto probabilmente sarebbero coloro che più verosimilmente rappresentano il popolo Ferengi. Il perché è presto detto: i ferengi sono un popolo che pone alla base della propria società delle regole di condotta che sono trascritte in un libro, il “Libro dell’Acquisizione”. Sono regole che li guidano in ogni passo della loro vita, condizionando enormemente ogni loro atto quotidiano, un po’ come ad esempio i mussulmani con il Corano. Ebbene il concetto che guida ogni precetto, ogni regola di questo libro è uno ed uno solo: il profitto senza se e senza ma. Le armi migliori per fare enormi e facili profitti sono sicuramente il “monopolio” e la poco edificante e moralmente discutibile “speculazione”. Altro metodo efficace per fare profitto sono le “anomalie” fiscali come quella olandese. Non tutti sanno che l’imposizione fiscale olandese è di gran lunga meno onerosa di altri paesi europei che a loro volta hanno tassazioni già più basse dell’Italia, questo è il motivo per cui la nostra FIAT, divenuta poi FCA ed ora STELLANTIS ( holding multinazionale olandese nata dalla fusione tra i gruppi PSA e Fiat Chrysler Automobiles e che controlla quattordici marchi automobilistici: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DSAutomobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram Trucks e Vauxhall) ha lasciato l’Italia definitivamente. Ma l’Olanda, membro fondatore dell’Unione Europea a 27, è anche la sede degli scambi dei contratti del GAS (TTF). Un piccolo mercato se paragonato a quello mondiale del petrolio ma determinante per l’Europa avida di gas. E mentre la crisi energetica sta creando serissimi problemi in diversi Paesi, Italia in primis, per colpa di una politica nazionale che è stata lenta, cieca, populista (ed interessata) nei confronti della scelta delle fonti di approvvigionamento energetico, la speculazione in atto ha più che raddoppiato il surplus commerciale dei i Paesi Bassi. Una speculazione figlia come sempre dei poteri economici forti i cui strumenti finali sono i fondi internazionali (gestiti dai Paperone del mondo) che investono le loro ingenti risorse economiche, tanto ingenti da poter generare crisi mondiali e piegare intere Nazioni a scapito di stati e popoli ormai deboli e inermi, incapaci di difendersi. Questa speculazione ha permesso alla complice Olanda crescenti guadagni a spese del resto d’Europa, si spiega così come mai gli olandesi si oppongano fortemente ad un prezzo calmierato ed imposto; un atteggiamento tutt’altro che solidaristico e fraterno nei confronti dell’Europa. In verità non da meno si stanno comportando anche le aziende italiane, partecipate pubbliche che si occupano della vendita di gas, visto che nonostante il Governo gli abbia imposto di versare gli extra utili guadagnati come tassazione una tantum straordinaria ( lo scopo è quello di riversare questo extra gettito fiscale nelle bollette per calmierare i prezzi all’utente finale) questi si stiano rifiutando, aggravando così il problema e dimostrando ancora una volta come lo Stato e la politica siano deboli ed incapaci, succubi e soccombenti.
Quanto è costata finora all’Italia la crisi del gas? da settembre 2021 a oggi ben 49,5 miliardi, il 2,8% del Pil nazionale, recuperati dal bilancio dello Stato con il gioco delle tre carte e nei prossimi mesi ne serviranno altrettanti se non di più visti gli inevitabili interventi che il prossimo governo dovrà mettere in campo con la massima celerità. Ormai il PNRR, creato per far riprendere le economie nazionali dalla crisi economica provocata dalla pandemia è cosa vecchia e sorpassata. In mezzo a questo disastro i partiti hanno focalizzato la loro attività prevalentemente sulle liste elettorali e su come salvarsi le poltrone. Solo dopo aver visto pubblicate sui social le bollette della corrente dei cittadini si sono accorti che c’era qualcosa di più succulento da usare in campagna elettorale. Via così al solito slogan elettorale del sostegno alle famiglie ed alle aziende che si traduce in più soldi elargiti alla “Cetto La Qualunque”, ricorrendo ad all’ulteriore aumento del debito pubblico (tecnicamente: “scostamento di bilancio”) già altissimo ed insostenibile (si veda il caso della Grecia). In questo contesto ci accingiamo ancora una volta ad eleggere personaggi in Parlamento che non hanno le competenze e la caratura occorrente per affrontare e risolvere nel migliore dei modi questo disastro epocale perché uno non vale uno e non tutti possono fare il politico come non tutti possono fare il cardiochirurgo o il pittore. A ben vedere in finale: la Fantascienza non è tanto lontana dalla realtà ed il Fanta – horror ancor di meno.