Mancate vendite, mancati incassi. Il Comune di Salerno chiude con un disavanzo tecnico di 169 milioni di euro il suo conto consuntivo. Il provvedimento finanziario è stato approvato dalla giunta comunale e ora dovrà passare all’esame del Consiglio comunale. I residui attivi (crediti non riscossi) restano il maggior peso sulle casse comunali. D’altronde, sono anni che i revisori dei conti lanciano l’allarme rispetto ai mancati introiti, molti dei quali sono stati e saranno cancellati per prescrizione. Dalle carte, infatti, l’amministrazione comunale conta un fondo di crediti di dubbia esigibilità pari a 197 milioni di euro circa. Nell’esercizio scorso sono stati cancellati già 380mila euro di crediti iscritti in cartelle fino a 5000 euro dal 2000 al 2010. «Nel 2021 – si legge nella relazione tecnica che accompagna il bilancio – si è registrata una consistenza di residui attivi pari a 457 milioni di euro circa». Un ammontare che pesa sulle casse comunali e sulla composizione, dunque, degli atti finanziari. Entrate che sono diminuite anche a causa del Covid. L’emergenza sanitaria, infatti, ha portato una contrazione di meno 4 milioni e 500mila euro di imposte e tasse e di 2 milioni e 257mila euro di entrate extratributarie a fronte di un aumento di spesa di 800mila euro di acquisti di beni e servizi.
Il Sole 24 ore, qualche giorno fa, aveva individuato Salerno come città a rischio, sotto il profilo economico finanziario. Un debito che il quotidiano economico ha quantificato come 1500 euro ad abitante. Una situazione di crisi che coinvolge anche Lecce, Chieti e Potenza e per le quali il governo starebbe valutando un nuovo provvedimento “Salva Città”, sullo stile di Napoli e Reggio Calabria.
Il piano dell’amministrazione comunale anche per la composizione del nuovo bilancio di previsione verterebbe su due direttrici: una stretta all’evasione con un robusto intervento di recupero delle somme ancora non prescritte e una revisione del patrimonio, quest’ultimo altra nota dolente, più volte segnalata dal collegio dei revisori dei conti. Una ricognizione e una revisione dei fitti di immobili comunali, alcuni concessi a prezzi stracciati, anche in zone centralissime della città. Un nuovo regolamento approntato dagli assessorati al bilancio e alla trasparenza. Nei prossimi giorni ci sarà la convocazione della seduta del Consiglio comunale per l’esame del conto consutivo mentre si lavora alla redazione del previsionale.