di Mirko Cantarella
I manifestanti “No Green Pass” salernitani, anche questo fine settimana hanno onorato piazza Caduti di Brescia, ne quartiere Pastena e nel contempo Piazza Portanova a Salerno centro, con degli interventi e con un Flash-mob per informare la cittadinanza e sensibilizzare la stessa sullo step successivo su cui si sta indirizzando la terapia genica sperimentale volgarmente chiamata vaccino e sui continui effetti anticostituzionali del Green Pass.Il 20 novembre è anche un giorno particolare;in questo stesso giorno, nel 1989, l’ONU approva la Convenzione dei Diritti dei Bambini a cui vengono riconosciuti diritti civili, sociali, politici, cultuali ed economici.
Il flashmob vede protagonisti proprio loro, i bambini, ed apre con la lettura di 3 articoli identificati come principi fondamentali:
- il diritto alla non discriminazione (art.2);
- il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione (art.24),
- il diritto del fanciullo all’educazione, e in particolare, al fine di garantire l’esercizio di tale diritto in misura sempre maggiore e in base all’uguaglianza delle possibilità (art.28).
Un flashmob singolare che ripercorre tutti i passaggi salienti che ci hanno visto protagonisti in questa situazione pandemica tragicamente accompagnata da una narrazione burlesca, una Apocalisse a cui però farà seguito la nascita di un Nuovo Mondo in cui sicuramente non saremo più quelli di prima.
Nonostante la crisi e i lutti subiti, c’è un desiderio di rinascita e di consapevolezza di quanto realmente abbiamo vissuto: i veli della menzogna sono caduti. Sono stati etichettati e additati come complottisti, No Vax ma in realtà sono solo cittadini “risvegliati” che hanno lavorato duramente per condividere con gli altri informazioni che il mainstream continua ad occultare.
Utilizzano un linguaggio semplice e una comunicazione non violenta, investendo oratori titolati ad affrontare certe argomentazioni di ordine medico, politico e sociale. All’odio alimentato da chi dovrebbe garantire ordine e rispetto, loro rispondono con apertura e comprensione perchè alla fine STIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA. Nei loro interventi dicono: “Volevate spaventarci, isolarci, distanziarci, venderci un passaporto sanitario, monitorarci, lanciare il “ NAPALM” ma presto rimarrete soli con le vostre ombre”.
Chiude la serata l’intervento del dottore Mariano Iodice, biologo molecolare e giornalista che riporta uno studio del 2020 condotto sul virus SARS COV2 dalla dottoressa Barbara Illi del CNR, pubblicato anche in America. Dalle informazioni ottenute sull’osservazione dei comportamenti dei vari coronavirus, è emerso che questi virus condividono molte caratteristiche biologiche, compresi il meccanismo e le proteine che servono per entrare nella cellula ospite. Un dettaglio, non trascurabile, viene fatto notare sulla natura dell’RNA messaggero, lo stesso che ritroviamo nei vaccini anticovid, che entrando nella cellula inibisce la sintesi proteica del DNA delle nostre stesse cellule. Lo studio dimostra scientificamente come l’RNA messaggero, contenuto nei vaccini, va ad interferire con il DNA. Il dottore Iodice, inoltre, sottolinea la pericolosità dell’inoculazione nei piccoli così come sostiene anche il doc Malone, padre della tecnologia mRNA. Disperatamente ci stanno avvertendo dei danni che subiranno i bambini: molti moriranno o resteranno gravemente danneggiati.
In merito alle morti registrate, il problema va ricondotto a monte ossia all’inefficienza degli ospedali, alle lunghe attese per accedere ad una semplice indagine diagnostica, all’errata catalogazione dei sintomi già in un pronto soccorso in quanto chi vi giunge, magari per un infarto in corso, prima di ricevere la giusta assistenza, deve essere sottoposto a tampone e se malaguratamente dovesse risultare positivo, il soggetto in questione invece di essere curato per il sintomo che lo ha condotto in ospedale, viene sbattuto in un reparto Covid. Se poi muore per infarto, viene registrato in ogni caso come deceduto Covid. E quando si fa riferimento ai primi morti Covid, oggi è stato accertato, l’errato protocollo messo in atto: non sono state eseguite autopsie, è stato applicata una ventilazione profonda sparando ossigeno puro che ha bruciato i polmoni, non sono stati presi in considerazione quei farmaci che avrebbero portato ad una guarigione immediata, è mancata la medicina di territorio.
Per quanto riguarda la Regione Campania, nello specifico, sono state adottate strategie restrittive che hanno penalizzato le fasce più povere (basti pensare agli abbonamenti per il trasporto scolastico per i giovani, dove non è bastevole l’esibizione dell’ISEE, per usufruire di un vantaggio economico è necessario allegare anche un documento di vaccinazione anticovid avvenuta)… un vile ricatto!