Protesta il comparto della raccolta dei rifiuti: contratti scaduti nel 2019, rischio paralisi dei servizi

Doppio protesta, questa mattina, a Salerno in piazza Amendola nei pressi del palazzo della Prefettura. Da un lato i dipendenti delle cooperative del comune di Salerno, da giorni in presidio permanente sotto i portici di Palazzo Guerra, dall’altro gli operatori del comparto dell’igiene urbana che hanno indetto uno sciopero nazionale (manifestazioni in tutta Italia) promosso da FP CGIL – FIT CISL – UIL e FIADEL. Buona la partecipazione, nonostante il cattivo tempo, che ha registrato la presenze di circa il 60% dei lavoratori provenienti da tutta la provincia di Salerno. Sindacati e operai chiedono il rinnovo del contratto nazionale, scaduto dal 2019, e l’adeguamento degli orari di lavoro e salari più idonei al costo della vita. Il rischio, confermano i sindacalisti Angelo Rispoli (Fiadel) e Antonio Capezzuto (Cgil Fp), è lo “spacchettamento del lavoro che potrebbe causare disagi nel ciclo integrato dei rifiuti”. “Questo settore va rispettato perché è fondamentale e, ancora oggi, i lavoratori offrono un servizio indispensabile per la raccolta dei rifiuti covid per quelle famiglie sottoposte in quarantena. Questi lavoratori, anche durante l’emergenza sanitaria, hanno continuato a lavorare assicurando i servizi essenziali ma ora le istituzioni devono dare una risposta”. A scioperare anche alcuni dipendenti della società partecipata Salerno Pulita. I sindacati chiedono “il rispetto della clausola sociale e maggiori tutele per i lavoratori”. Lo sciopero nazionale riguarderà tutti i turni di lavoro durante la giornata.

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