di Brigida Vicinanza
“Siamo tagliati fuori dal web e non abbiamo notizia, se il dato del secondo posto fosse confermati sarei contenta perchè io due mesi fa non esistevo, mi sono presentata alla città in questo mese insieme a una coalizione che non esisteva, nata a fine luglio”. Sono queste le parole a caldo della candidata sindaca Elisabetta Barone, che commenta i dati parziali. “Direi che devo soltanto dire grazie ai tanti cittadini che si sono fidati di noi e ci hanno dato il preciso mandato di rappresentarli. Lo faremo con la forza, il coraggio e l’intelligenza di cui disponiamo. Priorità? Dal punto di vista programmatico devo condividere con la coalizione. Avevamo un programma di governo, evidentemente adesso va ridiscusso un programma che ci vede all’opposizione. Che non significherà dire sempre “no”. Ovvio, se ci saranno proposte a favore della cittadinanza diremo di sì. Sarò una vedetta in consiglio comunale, dove rappresenterò gli interessi dei cittadini. Dal 2000 a oggi siamo passati dall’ 84 al 64% dei votanti, dato politico significativo. Di questo 64% poco più della metà riconosce a questa amministrazione il compito di governarla. Napoli ha detto che noi siamo il nulla: non accorgersi di quel che sta accadendo in questa città è sciocco. Il “nulla” ha fatto rumore. se Napoli si fosse confrontato con questo nulla avrebbe scoperto che c’era qualcosa. Non è venuto neanche a RaiTre a confrontarsi. Ci ha ignorato, ritenendo dall’alto del suo potere che fossimo il nulla. Questo nostro risultato è stato raggiunto con pochissime risorse finanziarie ed umane. Non mi sento in colpa per la mancata comunicazione: questo è quello che abbiamo potuto fare con i mezzi che avevamo, dall’altra parte c’era la corazzata Potemkin. Accanto a noi c’è la coalizione di Sarno, c’è Cammarota: tutto questo insieme dice che c’è quasi il 50% dei votanti che non si riconosce in questa amministrazione”. Elisabetta Barone ha poi concluso: “Da domani io ritorno a scuola, a differenza di altri non rimarrò senza lavoro”.