M3V unico partito a favore del popolo con Giovanni Moscarella sindaco

L’assenza a priori di un posto di lavoro a tempo indeterminato, voluti dalla sinistra imparentata ormai con il pensiero capitalistico , non crea solo dinamiche economiche funzionali a precisi progetti di accumulo, oltre che ha creare sacche di proletariato , produce anche comportamenti sociali che caratterizzano la sindrome del precariato. La precarietà impedisce agli individui di stabilizzarsi sentimentalmente, lavorativamente e politicamente e di conseguenza, nega loro il diritto di maturare e di diventare adulti. La politica radical scic anti borghesia ma palesemente pro capitalistica della nostra sinistra italiana, imbevuta di falso buonismo e pensiero unico corretto ha creato un popolo di lavoratori, eternamente giovani ed eternamente precari, in attesa di una stabilizzazione . I giovani sono in preda al capitalismo flessibile e ad un mondialismo che premia solo i più ricchi e i più forti ( ideologia neo liberista). Attendono per tutta la vita una maturità e una stabilizzazione che volutamente non giungeranno mai. La precarizzazione del mondo della vita e l’infantilizzazione della società appaiono, dunque, come reciprocamente innervate le dinamiche socio-economiche che hanno portato alla situazione attuale in cui i porta bandiera del neoliberismo e del capitalismo lobbistico imperante” mantengono, rinnovano e tramandano il monologo elogiativo dell’ordine dominante persuadendo i ceti sconfitti dalle politiche liberiste, dell’intrinseca bontà dell’universalismo del mercato e dell’insindacabile verità del falso teorema di libertà e mondializzazione. Bisogna creare un opposizione al sistema portata avanti dagli anarchici new global.
“La cosiddetta “controcultura” hippy – è avversa alla sovranità dello Stato nazionale non meno di quanto lo siano le oligarchie finanziarie di cui Soros e Rockefeller sono espressione: auspicando una mondializzazione anti-autoritaria dei consumi, legittima da sinistra ciò che l’oligarchia competitivista santifica da destra”. In sostanza, la Destra del Danaro e la Sinistra del Costume hanno nell’orizzonte post-1989, un nemico in comune, individuato nello Stato nazionale cui contrappongono la liberalizzazione integrale senza confini e tutele di ordine politico. Per la sinistra del mondialismo anarchico-consumista, lo Stato nazionale di diritto è intrinsecamente fascista e, dunque, degno di essere abbattuto. In altre parole, ciò che la sinistra elogia e persegue come anarchia libertaria dei costumi coincide con ciò che la destra concretamente attua come deregulation liberista dei consumi e della produzione, non esiste più una destra e una sinistra ma un pensiero unico capitalistico attuato in larga maggioranza da una sinistra illusa e illusionista ( il governo D’alema detiene il maggior numero di privatizzazioni delle aziende italiane D’Alema arriva anche a vendere i beni demaniali ai privati, fra cui il Foro italico e lo Stadio olimpico. D’alema è stato il creatore della Formula Bingo . La formula Bingo vede alla vicepresidenza Luciano Consoli (militante PCI sezione Trastevere) e nessuno può negare che sia un amico dell’ex presidente del Consiglio diessino. Così come non passa inosservata la sede della società: Via San Nicola de Cesarini al 3, Roma. Nello stesso palazzo dove si trovano gli uffici di ‘Italianieuropei’, la fondazione creata da D’Alema…”.Mesi prima, il 20/1/2001, il giornale Avvenire specificava che Formula Bingo “è posseduta per metà da una banca, la London Court, a sua volta guidata da un vecchio amico di D’Alema, Roberto De Santis. Così amico che è stato lui a cedere al leader diessino la fin troppo nota barca Ikarus. Ma la London Court ha un altro azionista al 50%, la Chance Mode Italia, il cui patrono è un altro amico di d’Alema, Luciano Consoli…”. L’accusa arriva anche da sinistra. Marco Travaglio, ( altro servo del liberismo , il cui giornale vive di sovvenzioni dello stato ) autore di libri anti Berlusconi e ex giornalista de l’Unità( altro giornale travestito da comunista ma fondato da Mieli uomo voluto dal sionismo americano del dopo guerra) durante un raduno ad una convention girotondina, parlando del governo D’Alema si lascia scappare una frase piuttosto imbarazzante: “Quelli sono entrati a Palazzo Chigi con le pezze al culo, e ne sono riusciti ricchi”.
Web&pensiero critico by HorusRa
F.Forte coordinatore provinciale M3V di Salerno

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