di MIRKO CANTARELLA
Tornano in piazza i sostenitori della libertà, del green pass come forma di discriminazione. Nel giorno della memoria, in quell’11 settembre che tutti ricordiamo, il gruppo spontaneo Team Free ed i cittadini liberi hanno per l’ennesima volta riempito le piazze italiane. A Salerno il punto di riferimento è Piazza Portanova. Ore 18.00, la piazza inizia a riempirsi di quanti hanno deciso di scendere a manifestare contro il GreenPass e in favore di una Libera Scelta. Molti gli interventi tra cui anche la testimonianza del travaglio di una famiglia colpita dal Covid che ha affrontato solitudine, emarginazione, abbandono da parte di chi avrebbe dovuto garantire loro un’assistenza adeguata. Testimoni di come un’assistenza domiciliare precoce ha salvato le loro vite evitando inutili ospedalizzazioni. Il tutto si è svolto, come sempre, con molta compostezza da parte dei manifestanti, questa volta in assenza delle forze dell’ordine e tale ha favorito gli attacchi ingiuriosi e scherni da parte di passanti che si proclamavano Pro Vax e probabilmente anche frustrati dalla vita. Gli astanti e i manifestanti, con atto di grande civiltà ed intelligenza non hanno accolto nessuna provocazione. Mentre il sottosegretario alla salute Pierpaoli Sileri, ospite al caffè Moka a Salerno, pronunciava il suo discorso in lode a quanto svolto a livello regionale nella lotta contro il Covid 19 esordendo con : “Ho sempre pensato che la Sanità debba essere regionale, ma deve funzionare meglio…», il popolo dissenziente rimarcava a gran voce, l’inesistenza dello stato di Emergenza Sanitaria in quanto le cure ci sono sempre state a partire da Marzo 2020 ma sono state negate ed ostacolate, lasciandosi alle spalle un gran numero di vittime e morti. La piazza si è animata d’interventi a partire dall’avvocato Apicella che ha sottolineato l’erronea attribuzione di una etichettatura “NO VAX” di mera natura propagandistica promossa dai politicanti privi di argomentazioni per eludere confronti con chi sostiene una posizione opposta, denigrandoli o liquidandoli come mentecatti. Infatti i manifestanti non si sono mai proclamati no vax, ma no cavie da esperimento. Apicella poi pone l’accento sulla nuova dilagante tendenza ad identificare la Scienza in un “dogma” , una verità assoluta che tale non è in quanto la Scienza si basa sul dubbio e la verifica dei dati.
Continua il dibattito sul tema facendo notare come lo scenario a cui stiamo assistendo e che ha radici ben più profonde, è in netto contrasto con l’articolo 41 della Costituzione Italiana che recita : “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. I nostri Padri Costituenti, lungimiranti, hanno posto dei limiti all’attività privata affinché quest’ultima non potesse recare danno all’umanità.
“Non si può costringere l’essere umano ad accettare di sottoporsi ad un trattamento sanitario soprattutto se sperimentale attraverso una serie di coercizioni sul piano lavorativo, sul piano sociale, i cui effetti avversi sono molteplici, poco denunciati e volutamente occultati dal mainstream” ha sottolineato un manifestante.
Non sono mancati riferimenti a ricorsi storici che hanno portato alla frammentazione sociale, sono state analizzate le conseguenze derivanti dal grande capitalismo sovranazionale per concludere che la vera forza risiede nei lavoratori, il cui interesse è opposto a quello dei padroni del mondo. Magistrale anche l’intervento del professore di filosofia Nello De Bellis