Celano: “Salerno unico caso di città che ha un sindaco ma non ha un sindaco. I cittadini pronti al cambiamento”

“Scalfire un sistema , bravo anche a cavalcare il periodo covid-19, dove la gente era anestetizzata in quanto la situazione pandemica aveva fatto percepire una realtà inesistente, non vera, era difficile; come era difficile far riprendere senso e coscienza a chi ha assistito e vissuto racconti favolosi e favolistici del salvatore della città; noi siamo stati salvati dal covid dal governatore!” – Queste le parole di Roberto Celano candidato alle prossime amministrative salernitane a supporto di Michele Sarno nella lista di “Forza Italia”. Il consigliere d’opposizione uscente è noto e riconosciuto come l’unico vero oppositore al sistema cosiddetto deluchiano che ormai comanda Salerno da oltre 30 anni. Secondo Celano oggi il clima è cambiato c’è una presa di coscienza in più anche rispetto al periodo di paura e tensione vissuto lo scorso anno. “Chi non vede il degrado in città non è una persona libera sostenendo ancora coloro che continuano a controllare in mal modo questa città. Dobbiamo anteporre l’interesse pubblico e collettivo al personale e mi rivolgo anche a chi continua a credere alle false promesse del sistema – continua Celano – Il bilancio di Salerno è deficitario, siamo la quarta citta d’Italia per indebitamento e paghiamo le tasse più alte d’Italia in una città in forte degrado e che non offre servizi adeguati. Non sono i salernitani ad essere incivili come ci raccontano; non esiste un servizio efficiente di spazzamento. Ci hanno raccontato di una trasformazione urbanistica miracolosa—ma quale città d Italia non si trasforma in 30 anni? Non possiamo più vivere di chiacchiere, abbiamo bisogno di fatti! Non è possibile che da 30 anni si controlla questa città portandola in continuo degrado, ed è sotto gli occhi di tutti!

Da anni combattiamo questo sistema a mani nude e lo facciamo mettendoci la faccia con forza e credendoci e continuando a credere nelle istituzioni perché siamo uomini liberi. A questo degrado, a questa invivibilità, la città che dovrebbe reagire e sono convinto che oggi la geste si è svegliata e c’è una presa di coscienza; questa volta c’è la reale volontà di cambiare e di portare chi realmente difende questa città almeno al ballottaggio alle prossime amministrative del 3 e 4 ottobre. Noi siamo l’unico caso in Italia ad avere un sindaco ma che allo stesso tempo non ha un sindaco, abbiamo un gruppo che prende ordini il venerdì al Genio Civile.

Potremmo continuare all’infinito su ciò che non va a Salerno; non funzionano i pullman, non esistono parcheggi e quei pochi che ci sono li paghiamo caramente ed in alcuni casi anche di più rispetto ad altre zone d’Italia. Queste sono tutte cose visibili e sarebbe sbagliatissimo girare la faccia dall’altra parte. Ma noi a tutto questo i programmi le idee ce le abbiamo ed anche chiare su cosa c’è da fare. Dobbiamo ridare le giuste condizioni sociali ai quartieri ed anche nello sport, creare quegli spazi in ogni zona della città dove i ragazzi possano frequentare in sicurezza, e far diventare realtà i famosi impianti sportivi che questa amministrazione fantozziana ogni elezione mette in primo piano…se avessero mantenuto le promesse oggi a Salerno avremmo avuto almeno 5 palazzetti dello Sport.

E parlano di miracoli…ma quali miracoli se non abbiamo più un tessuto produttivo, industrie, commercio degno di questo nome, non abbiamo proprio un’identità cittadina; tutto ciò messo in opera, produrrebbe un a grossa quantità di posti di lavoro ed evitare che i nostri giovani facciano le valigie e vadano via. Non abbiamo più la nostra identità culturale, non sono stati capaci di sfruttare la nostra storia, i fasti della scuola medica salernitana e non solo, volano di ulteriore ricchezza con la creazione di congressi e simili; manca un polo fieristico altra fonte di lavoro e di guadagni oltre che di lancio della città verso una dimensione diversa.

Quel mostro sul mare, ovvero un palazzo privato venduto, su area demaniale, come opera pubblica nel cuore della città, non può caratterizzare l’identità della città; hanno perso l’opportunità di realizzare il casinò a Salerno, era stata indicata la scuola Barra ma loro non hanno voluto (altri posti di lavoro in meno, altra fonte di ricchezza in meno).

Il centro storico delle botteghe, la Salerno del benessere, tutto questo è il nostro programma altro che chiacchiere; abbiamo la forza e le capacità di migliorare questa città ed è arrivato il momento che i cittadini ci debbano mettere alla prova per evitare che Salerno cada ancora di più a fondo, prima che sia troppo tardi” – ha concluso Roberto Celano.

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