Di Maio: “La Barone saprà gestire bene i fondi del Pnrr”

di ANDREA BIGNARDI

“Non è una battaglia navale né un risiko. Credo solo che serva una visione a questa città perché ha un grande potenziale come immagine internazionale”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è intervenuto in occasione dell’incontro pubblico organizzato pochi minuti fa dal candidato sindaco Elisabetta Barone in Piazza Caduti di Brescia. Toni soft quelli dell’ex leader pentastellato, anche lui – al pari di Salvini – sempre inviso al governatore De Luca. Il ministro degli esteri nel suo intervento ha puntato la sua attenzione sulla “visione” di Salerno alternativa offerta dalla coalizione che sostiene Elisabetta Barone ma senza mai attaccare direttamente il suo sfidante Vincenzo Napoli ed il presidente della Regione. Parole di sostegno, ovviamente, per la candidata a primo cittadino della coalizione civica a sostegno della quale andrà il Movimento 5 Stelle, che rappresenta la punta di diamante delle componenti politiche della coalizione trasversale costruita dalla Barone.
“Sono molto contento di sostenerla – ha continuato il capo della Farnesina – Il suo impegno è una continuazione della sua storia personale. Sono contento di sostenerla come rappresentante ed esponente del M5s. Siamo sempre più aperti a sostenere candidature civiche e politiche. L’importante coalizione che si è costruita intorno ad Elisabetta Barone testimonia che il progetto è autentico, sano e vivo e mira a cambiare questa città”.
Di Maio ha evidenziato le grandi opportunità connaturate a Salerno: “È una grande città del Mediterraneo che ha un potenziale enorme, e non solo per la sua storia, per la sua bellezza e per il suo  patrimonio di beni culturali – ha continuato – Lo dico da ministro degli Esteri nel momento in cui quest’anno l’Italia ha fatto nei primi sei mesi del 2021 il record di export di Made in Italy nel mondo, e ciò grazie a politiche straordinarie. Solo il 10% di tutto l’export nazionale viene dal Sud, e quando aumentava in passato si reggeva sugli idrocarburi di Sicilia e Basilicata”.
Il Pnrr e la sua gestione (“l’unico treno che abbiamo per costruire una ripresa solida”) saranno la priorità per Di Maio che non ha mancato di fare riferimento ai temi nazionali cavallo di battaglia del suo partito.
“Possiamo aumentare le opportunità di lavoro e per le nostre aziende – ha continuato – Si parla tanto di attacco al RdC, sono il primo a dire che non sta funzionando il sistema della domanda e dell’ offerta, non stanno funzionando i centri  per l’impiego ed i software che li gestiscono. Non accetto lezioni da chi invece in questo paese aveva predisposto un sistema di assunzione con 131 milioni di voucher che avevano provocato una concorrenza al ribasso tra i nostri imprenditori che non erano competitivi sfruttando i nostri ragazzi”.
E ancora: “Il M5S è ragionevolezza, il reddito in prepandemia ha salvato la vita a tante le persone ed ora va riformato, così come vanno riviste e migliorate le politiche anche per chi non è percettore di reddito”.
“Non andiamo contro qualcuno – ha proseguito il ministro evitando le critiche dirette al governatore ed alla maggioranza – ma a favore di un’idea. Siamo sempre stati perdenti quando abbiamo costruito noi stessi in base a ciò che combattevano, ora puntiamo a farlo su ciò che immaginiamo”. “Servono persone che abbiano competenze amministrative per gestire i fondi del Pnrr che sono ancor più di quelli del Piano Marshall, servirà gestirli con la diligenza del buon padre di famiglia- ha concluso il ministro pentastellato-Elisabetta sarà una buona madre di famiglia per Salerno”. E sui temi più cari al Movimento (ambiente, digitalizzazione, turismo green) si è incentrato l’intervento della Barone. “Dobbiamo far sí che Salerno diventi un polo commerciale importante – ha affermato il candidato sindaco che poi ha lanciato non poche stoccate alla maggioranza uscente – Siamo più forti di chi ci ha voluto mettere una benda, perché non siamo rassegnati ad un declino che ci vede sommersi da una spazzatura mentale di chi non sa pensare il nuovo”.
“Ci affidiamo ai cittadini – ha continuato – Sappiamo che è difficile scegliere il nuovo un po’come quando si va al supermercato, perché è poco rassicurante. Chiediamo per questo fiducia ai cittadini, di andare al di là delle marche e di guardare al contenuto per questa città”. “Avremo bisogno di persone competenti per spendere i soldi del Pnrr- ha concluso – In favore della città e non di grandi opere che vanno a glorificare semplicemente l’ego di qualcuno. Siamo pronti alla sfida, vendendo cara la pelle”.

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